Monday, April 29, 2024
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Ciack si gira: “Un mondo a parte”

Appare assurda la non comprensione del fatto che l’Italia è la Nazione dei Comuni; che la nostra storia non è quella dello stato monarchico francese, spagnolo, o dei principati tedeschi, ma quella dei Comuni che l’art.5 della nostra Costituzione “riconosce” come fondamento nazionale; come è assurdo che nessuno che nessuno politico ne risponda.

By L'Italiano , in Corpo Diplomatico Cronaca Italiana Editoriali In Evidenza Politica ed Esteri Politica Italiana Rubriche , at 5 Aprile 2024 Tag: , , , , , , , ,

L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBO – Sono andato a vedere il film UN MONDO A PARTE, una commedia che la critica definisce – pedagogico sentimentale – per la regia di Riccardo Milani, con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, entrambi una garanzia sul costo del biglietto d’ingresso.

C’è un maestro elementare Michele, che alla professione ha sacrificato, a suo dire, trent’anni della sua vita e due matrimoni, che chiede di essere trasferito dalla periferia romana (dove a chiedere ai bambini di non usare il cellulare si rischia la violenza dei loro genitori) in un paesino montano nel cuore dell’Abruzzo.

Qui trova un’unica classe di sette alunni (dalla prima alla quinta), una vicepreside pragmatica e concreta, Virginia Raffaele, un bidello filosofo, e con davanti la sfida di chi è convinto che senza una scuola un paese non può sopravvivere.

La sfida viene alla fine vinta superando ostacoli apparentemente insormontabili, sul numero degli alunni necessari al mantenimento della scuola, ricorrendo a bambini di famiglie ucraine emigrate ed aggirando le regole burocratiche vigenti.

Film gradevole con un happy end confortante, che denuncia comunque un problema drammaticamente serio come quello dell’abbandono, dell’incuria e trascuratezza, degli oltre quattromila borghi e paesi montani, che la politica, di ogni segno e tendenza, di ogni livello istituzionale, di ogni accezione locale, sta condannando al degrado ed addirittura alla scomparsa.

Appare assurda la non comprensione del fatto che l’Italia è la Nazione dei Comuni; che la nostra storia non è quella dello stato monarchico francese, spagnolo, o dei principati tedeschi, ma quella dei Comuni che l’art.5 della nostra Costituzione “riconosce” come fondamento nazionale; come è assurdo che nessuno che nessuno politico ne risponda.

L’inverno demografico che fa dell’Italia uno dei paesi a tasso decrescente di nascite più alto in assoluto, determina il disagio di migliaia di Comuni in cui l’invecchiamento e l’ impoverimento della popolazione determinando flussi di spopolamento sempre più alti ed incisivi, che ne preconizzano addirittura la scomparsa.

Cosa si sta facendo e cosa ci sarebbe da fare? Intanto evitare la frammentazione degli interventi; perchè ogni ministero, ogni politico, ogni Dipartimento deve avere un suo ruolo in merito, disperdendo, a conti fatti, tempo burocratico prezioso e risorse di per sé scarse in leggi, leggine, bandi, contributi, interventi, strategie, in aree interne, montane, marginali, limitrofe e quant’altro la pervasiva fantasia politiche sa inventare per autoalimentarsi?

Se non si comprende, ad esempio, che il dimensionamento scolastico è decisivo per la sopravvivenza di un borgo o paese montano, e che applicando i parametri di una città se ne determina la condanna, non basterà mai la buona volontà o l’abnegazione di migliaia di Maestro Michele; cosa bisogna fare per comprendere che una gran parte del nostro futuro è nelle tradizioni, nella cultura, nell’ambiente e nella vita dei nostri borghi e paesi?

Forse una cosa che non va nel film è il titolo: non è “UN MONDO A PARTE”, è “Il nostro mondo” che pian piano si sfarina, evapora, scompare …

Francesco Chiucchiurlotto *

*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

Sotto: Antonio Albanese e Virginia Raffaele protagonisti di un Mondo a Parte per la regia di Riccardo Milani

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