Friday, April 26, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Democrazia allo specchio: nascita di un fenomeno

Analizzando brevemente alcuni dei significati del termine “fenomeno” avremo una visuale più ampia e possibilmente chiara sulla salute della nostra democrazia e una ulteriore delucidazione sulla situazione in Ucraina.


di Nicola Mongiardo per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – A noi interessa la sua etimologia, “fenomeno” deriva da un verbo del greco antico e significa: mostrarsi, apparire. Noi vediamo e sentiamo quotidianamente le bombe e i missili russi sganciati sulle città ucraine, vediamo i cadaveri nelle fosse comuni, entriamo a conoscenza del fenomeno guerra attraverso dei servizi audio-video. Un fenomeno è una verità perché quello che vediamo esiste, possono esistere fenomeni artefatti (cioè messe in scena) e anche quelli possono divenire delle verità se non sconfessati in modo chiaro e onesto. Le verità e quindi i fenomeni di comodo sono tipiche della dittatura, i regimi si fondano su false verità che prendono forma attraverso la propaganda, il fenomeno è la forma che assume una verità. In una democrazia il fenomeno non deve essere manipolato, ma genuino e chi si occupa di informazione deve accertarsi che un fatto-notizia corrisponda al vero. Un fenomeno può avere molte sfaccettature e più elementi che lo costituiscono e dopo vedremo insieme quali sono quelle della guerra in Ucraina. Quindi parliamo di più verità che possono essere anche in contrasto tra di loro, di conseguenza il contraddittorio ha un senso solo dove esistono più fatti e più verità, e sempre il contraddittorio serve a metter in ordine le cose e ottenere quella chiarezza che fa luce sulla realtà. In televisione e su internet invece spopolano i costruttori di verità o quelli che puntano tutto solo su una piccola parte di essa tralasciando il resto per motivi di simpatie ideologiche o di pura convenienza.

Nei talk show domina la presenza di urlatori professionisti, sono persone che si presentano come unici possessori della verità. Il venditore di verità ha sempre ragione e gli altri torto, prova pena e compassione per il volgo ignorante, con l’interlocutore di turno offre uno spettacolo di batti e ribatti, battute, a volte parolacce, provocazioni, il tutto (cioè il discorso iniziale) si perde nei meandri di un litigio ormai alla moda che fa molto audience e poca informazione. La spettacolarizzazione di verità e false verità fanno la fortuna delle TV sia di Stato sia commerciali, sono loro (le televisioni) sempre alla ricerca del nuovo fenomeno (questa volta in carne e ossa) di turno da mostrare e far apparire sullo schermo. La mercificazione dell’informazione è degna di una democrazia malata, quasi in stato terminale, nessuno si preoccupa che i nostri programmi televisivi siano tipici di un paese dittatoriale dove le verità vengono costruite a tavolino, altre vengono nascoste, altre ancora sbandierate ai quattro venti e vendute come in uno spot pubblicitario.

In Ucraina esistono delle verità, vediamone alcune in modo sintetico: 1) il battaglione Azov è formato da neonazisti (ci sono soldati neonazisti in molti eserciti…anche in quelli occidentali). 2) l’Ucraina è contesa tra l’Occidente (USA) e la Russia e le varie elezioni che si sono svolte in passato in questa nazione suscitano più di qualche dubbio. 3) La minoranza russa è presente in Ucraina sin dai tempi di Stalin, fu il dittatore che costrinse intere famiglie di contadini e operai a trasferirsi nelle odierne nazioni che all’epoca formavano l’Unione Sovietica allo scopo di russificare quei territori. Di fatto sono cellule silenti che a comando, attualmente di Putin, provocano sommosse o vere e proprie guerre civili (vedi anche in Transnistria e nei paesi baltici). 4) l’Ucraina non è una nazione propriamente democratica e un suo ingresso nell’Unione Europea sarebbe, in tempi normali, una cosa impensabile. 5) I russi hanno probabilmente commesso molti crimini di guerra che ancora devono essere accertati in modo preciso e indipendente da terze parti, ma i morti ci sono perché una guerra causa morti e negare o porre dubbi se i russi si siano macchiati di atrocità non è una forma di pensiero libero ma di simpatia ideologica.6) La Russia ha storicamente destabilizzato quasi tutte le nazioni con essa confinanti e interferisce nella storia di altri popoli, recentemente sta alzando i toni nei confronti di Finlandia e Svezia, paesi liberi e democratici che hanno espresso nel rispetto delle loro leggi la volontà di aderire alla Nato. 7) L’acciaieria Azovstal è una struttura gigantesca e strategica, per questo motivo è fondamentale occuparla.8) Alcuni sospettano (altri ne sono certi) che all’interno dell’acciaieria ci siano laboratori chimici o chissà quali nefandezze nascoste dagli ucraini in combutta con gli americani. 9) Queste stesse persone mettono in dubbio le varie stragi e i crimini di guerra commessi dai russi. 10) Una nazione ha il diritto di fare le proprie scelte e stringere le alleanze militari che vuole, gli USA stanno aiutando l’Ucraina perché sono gli ucraini (la maggioranza) a volerlo e perché agli americani conviene in chiave anti-russa.

Con le simpatie personali e i propri convincimenti non si rende un servizio all’informazione, si presta, invece, servizio ad una macchina mediatica che produce odio o empatia a comando e conoscenze inesatte e fuorvianti, sicuramente produce soldi e buffoni da “ammirare in TV”.

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