Friday, April 26, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Gennaro de Rosa: “Il nostro obiettivo principale è diffondere Buone Pratiche attraverso la musica e l’arte”

“’STURG’ (come ormai lo chiamiamo confidenzialmente) è un progetto straordinario per noi che ci occupiamo da sempre di fondere la musica con l’impegno civile. Questa volta è esplosa l’esigenza di fare intervenire altre arti. La genesi è molto semplice. Noi frequentiamo da anni il centro storico di Cosenza per le attività legate al ‘Premio Music for Change’, arrivato alla sua 13^ edizione, e abbiamo sempre visto questa scalinata, che porta verso una delle scuole storiche della città, abbandonata totalmente. Abbiamo deciso di adottarla, in un certo senso, e di presentare un progetto alla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura all’interno dell’avviso pubblico Creative Living Lab 3; incredibilmente, siamo stati tra i pochissimi progetti finanziati”.


di Clelia MoscarielloRubrica L’Angolo di Clelia

Per il Quotidiano l‘Italiano

È partito a Cosenza questo mese lo “Stairway To Urban Ri-Generation”, detto più semplicemente “S.T.U.R.G”, il primo evento del Sud Italia dedicato completamente alla rigenerazione urbana e sociale mediante le arti a beneficio della qualità della vita, della bellezza e della storicità di un territorio caro ai cittadini cosentini. Abbiamo intervistato il direttore artistico del progetto: Gennaro de Rosa.

Gennaro De Rosa

È in corso a Cosenza da questo aprile lo “Stairway To Urban Ri-Generation”, detto più semplicemente S.T.U.R.G, primo evento del Sud Italia dedicato completamente alla rigenerazione urbana e sociale mediante le arti a beneficio della qualità della vita, della bellezza e storicità di un luogo tanto caro alla città. In effetti, la funzione urbana dei territori abbandonati si riveste via via di nuovi contenuti, indicando alle istituzioni innovative politiche urbanistiche.

Nella fattispecie, il progetto S.T.U.R.G consiste in un programma culturale che ha selezionato uno spazio simbolo del territorio calabrese e utilizza come strumento il connubio di emozioni tra i cittadini del passato e quelli contemporanei e futuri.

“Stairway To Urban Ri-Generation” rinvia, come gli appassionati di musica possono facilmente intuire, al celeberrimo brano dei Led Zeppelin “Stairway to Heaven”, il progetto in questione è supportato e finanziato nel contesto della 3^ edizione dell’avviso pubblico “Creative Living Lab” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ed è emerso in uno spazio adiacente a Piazza XV Marzo, una delle maggiormente caratteristiche del centro storico della città cosentina.

La scalinata che è stata rigenerata è divenuta un Open Museum connesso virtualmente a tutto il globo mediante una web app apposita. Sono state organizzate, oltretutto, due aree per lo spettacolo, erette con materiale di risulta, chiamate “Plastic Theatre”, una “scalinata verso la Rigenerazione Urbana” che rappresenta simbolicamente rinascita e al tempo stesso l’avvio di processi di innovazione tramite l’azione pratica ed ha inteso fornire dignità e bellezza ad un territorio emblema della memoria collettiva di migliaia di studenti, desiderando dare vita, proprio con questi ultimi, ad un processo di evoluzione. Lo scopo di S.T.U.R.G diviene, pertanto, quello di restituire bellezza mediante le arti figurative e plastiche con l’uso di materiale di risulta ad un territorio che versava da tempo in una condizione di degrado.

Ad ideare e coordinare il progetto è stata l’Associazione “Musica contro le mafie”, quest’ultimo è, inoltre, patrocinato dal Comune di Cosenza, dalla Provincia di Cosenza e della partnership di Legambiente Calabria, Retake Palermo, Ecoross srl, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dal Liceo Classico Bernardino Telesio e dall’I.I.S. Lucrezia Della Valle di Cosenza.

Tra i protagonisti di S.T.U.R.G. si menzionano la coreografa e danzatrice Marianna Chiarelli, l’eco music-pioneer Maurizio Capone (leader del gruppo BungtBangt), il direttore musicale Stefano Amato, il direttore grafico e creativo Luigi Naccarato, il regista Giovanni Rodia, le fotografe Chiara G. Leone e Sonia Golemme.

In versione social, invece,  “Sturg News”, un format di informazione ed intrattenimento condotto dalla giornalista e blogger Claudia Palermo, si collega, da uno studio televisivo di Bologna con altre città dello stivale, nelle quali ospiti e protagonisti del progetto Stairway To Urban Ri-Generation sono intervistati e informano in tempo reale riguardo il settore eco-friendly.

Il Direttore Scientifico del progetto è Gennaro de Rosa (presidente dell’associazione “Musica contro le mafie” e dir. Artistico del “Premio Music for Change”), mentre a coordinare e dirigere la sezione delle Arti Figurative e Plastiche per la Rigenerazione Urbana è l’artista Alfredo Granata.

Noi dell’Italiano News abbiamo pensato, quindi, di porre qualche domanda proprio all’ideatore, nonché coordinatore e direttore artistico di questo importante progetto, Gennaro de Rosa, presidente, come detto poc’anzi, dell’Associazione “Musica contro le mafie”, soprattutto, per comprendere meglio il carattere fondamentale di un gesto e di una iniziativa del genere in un momento storico difficile come quello odierno.

Foto Progetto S.T.U.R.G.

Salve Gennaro,

  1. Lei è il Presidente e Direttore Artistico dell’associazione “Musica contro le mafie”, nonché il Direttore Scientifico del progetto S.T.U.R.G. (Stairway To Urban Ri-Generation): “Rigenerazione urbana e sociale attraverso le arti”. Come è nato e come si è sviluppato tale disegno e chi trova tra i suoi sostenitori?

“’STURG’ (come ormai lo chiamiamo confidenzialmente) è un progetto straordinario per noi che ci occupiamo da sempre di fondere la musica con l’impegno civile. Questa volta è esplosa l’esigenza di fare intervenire altre arti. La genesi è molto semplice. Noi frequentiamo da anni il centro storico di Cosenza per le attività legate al ‘Premio Music for Change’, arrivato alla sua 13^ edizione, e abbiamo sempre visto questa scalinata, che porta verso una delle scuole storiche della città, abbandonata totalmente. Abbiamo deciso di adottarla, in un certo senso, e di presentare un progetto alla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura all’interno dell’avviso pubblico Creative Living Lab 3; incredibilmente, siamo stati tra i pochissimi progetti finanziati.

Da più di un mese siamo in attività con workshop, sopralluoghi continui, incontri, tavoli tecnici ecc. Dal 2 maggio saremo sul campo con artisti, studenti, cittadini a ridare nuova vita a questo luogo. Lo faremo attraverso l’arte pittorica, il trencadìs, la street Art, l’arte del riciclo e tanto altro. Poi il 21 maggio, nel momento dell’open-day, ci sarà una performance multi-artistica che ci vedrà fondere musica classica, musica fatta con strumenti realizzati con materiali di risulta, danza contemporanea e teatro in un esperimento di cinema verticale in diretta.

Tra i nostri partner insieme al Ministero della Cultura, le istituzioni locali: Provincia e Comune, Legambiente, Retake Palermo, Ecoross e due istituti della città: il Liceo Bernardino Telesio e l’Istituto Lucrezia della Valle che ha al suo interno il Liceo Artistico, Musicale e Coreutico”.

  • L’obiettivo del progetto S.T.U.R.G. è piuttosto ambizioso, è possibile, quindi, ancora, credere, che come diceva Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”, o ancora come sosteneva Gustav Klimt “Chi sa vedere le cose belle è perché ha la bellezza dentro di sé”, o infine, come è citato nel video promo del festival in questione che “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.” (frase della grande Alda Merini). Insomma, possiamo davvero sperare tuttora nella salvezza racchiusa nella bellezza?

Arte, poesia, letteratura, musica nutrono gli animi di bellezza e di stupore da sempre. Eppure, anche in questi mondi, le brutture, che sono un po’ il male inteso come orgoglio, bramosia di potere, volontà di imporre le proprie idee non mancano affatto, anzi.

Quindi, sì, di certo la bellezza può salvare il mondo ma deve essere accompagnata dalla capacità e dall’umiltà di maneggiarla per il bene di tutti. Deve essere qualcosa che unisca Etica ed Estetica, in maniera inscindibile”.

  • Perché questo festival ha scelto proprio Cosenza e quali sono le aspettative su questa città?

“È la città che anni fa abbiamo scelto come punto di partenza e base delle nostre attività principali. La nostra associazione ha da sempre una vocazione nazionale ma se dobbiamo dire quale sia la città che sentiamo casa è proprio Cosenza. Abbiamo pensato di lasciare un segno del nostro passaggio in un territorio nel quale spendiamo tantissime energie. Un territorio come quello Calabrese che ha bisogno di una narrazione differente che, però, non metta sotto il tappeto i problemi, che senza dubbio abbiamo e che dobbiamo risolvere.

Don Pino Puglisi diceva ‘se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto’ e questo è un piccolo modo di contribuire al cambiamento”.

  • Lei ha dichiarato che “La musica è armonia, coesistenza di suoni differenti che messi insieme funzionano e creano panorami sonori efficaci. La società civile dovrebbe ispirarsi profondamente alla capacità della musica di far coesistere e costruire sulle differenze e le diversità”. È ancora possibile questo oggigiorno alla luce di tutto quello che sta accedendo nel mondo secondo lei?

“È una domanda complessa in questo momento; un momento storico che ci ha visti invocare e toccare con mano l’unità mondiale per sconfiggere un ‘nemico invisibile’ (come lo chiamavamo in quei giorni) e dopo poco avere la capacità di dimenticare tutto in un attimo e bombardare il vicino più prossimo. Perdonami per la semplificazione eccessiva ma credo che, comunque, dobbiamo renderci conto che solo superando e accogliendo le diversità di ogni tipo, soprattutto quelle economiche, politiche, culturali possiamo trovarci pronti di fronte alle sfide che ci aspettano.

Abitiamo un pianeta che da tempo ci dice di far attenzione, ci chiede di occuparci di lui per la nostra salvaguardia. Gli obiettivi che ci siamo posti per un futuro sostenibile per le persone ed il pianeta di cui parla l’’Agenda 2030’ dell’Onu si raggiungono solo seguendo un modello come quello che menzioni”.

  • “Con S.T.U.R.G. vogliamo spingere il nostro impegno per un futuro sostenibile andando oltre la musica. (…) In questi anni abbiamo compreso che l’impatto con il brutto ed il degrado è stato per molti la vera spinta eco-friendly. L’idea della bellezza e di uno sviluppo sostenibile hanno mosso in noi la voglia e il piacere di impegnarci per un futuro ecologico. La bellezza è un fattore essenziale della sostenibilità, un aspetto irrinunciabile e spesso trascurato”. Quanto è faticoso lottare per l’affermazione del bello e quale impegno richiede quotidianamente questo sforzo?

“Per noi non è faticoso e non richiede sforzo, lo facciamo perché non siamo capaci di non farlo. Richiede impegno e perseveranza che sono poi gli elementi per portare a termine le cose con successo.  Non è nostra ambizione essere un modello comportamentale, noi ci limitiamo ad agire quotidianamente, soprattutto nelle piccole cose, guidati dal buonsenso”.

  • Quali altri progetti saranno supportati in futuro dall’associazione “Musica contro le mafie”? Ce ne vuole parlare?

Uno su tutti, il premio di cui ti parlavo, che poi è la nostra Casa Madre. ‘Music for Change’ 13^ edizione. Lanceremo il bando di iscrizione il 10 maggio prossimo e sarà aperto a tutti i musicisti europei che hanno voglia di vivere un percorso unico. Dico ‘unico’ perché ha una struttura ed una organizzazione diversi da tutti gli altri premi italiani. Con l’apertura a tutti i temi sociali attuali, soprattutto tra le giovani generazioni, il Premio ha attuato un cambio di passo: non più soltanto azioni ‘contro’, ma stimolare azioni ‘per’ mettendo in atto concretamente attività di rigenerazione sociale ed umana. In altre parole, per attivare processi di cambiamento non basta solo combattere contro qualcosa, ma bisogna sognare, costruire, guardare avanti. Altra cosa che rende unico questo premio è la fase ‘Sound BoCS’. Si tratta di un vero e proprio quartiere creativo nel quale musica, arte, cultura, impegno civile e contaminazione si fondono. Gli 8 finalisti vivranno all’interno dei ‘BoCS’: ognuno avrà la propria ‘mini casa’ nella quale creare e comporre. Ad ogni artista finalista verrà assegnato uno degli 8 temi mutuati da ‘Agenda 2030’ e, insieme ai coach, inizierà un percorso creativo e di produzione del brano con il quale si presenterà alla finalissima. Tutto questo in un contesto di 12 giorni di attività musicali, concerti, mostre, workshop, showcooking, proiezioni, face to face, showcase e tanto altro”.

  • Il progetto S.T.U.R.G strizza l’occhio al target giovanile, iniziando dal linguaggio e passando per il mezzo, tra i canali di diffusione del programma ci sono, infatti, Instagram e Tik Tok. Inoltre, il progetto interessa gli studenti calabresi. Quanto è importante nell’era contemporanea coinvolgere il pubblico più giovane e quanto questo gesto lei crede che ripaghi?

“Assolutamente… lavoriamo da sempre con un occhio rivolto verso quelli più giovani di noi e la nostra associazione è a trazione under 30 tranne me, che faccio salire di un tantino la media!

Noi tutti abbiamo il dovere di lavorare per riparare in qualche modo anche agli errori commessi da quelli che hanno preceduto la mia generazione. Lavoriamo tanto con scuole e studenti e tra i ragazzi troviamo delle energie positive incredibili, una consapevolezza a volte molto matura e soprattutto una sensibilità incredibile verso i temi ambientali e l’ecologia. La mia generazione invece su questi temi ha ancora una scarsa consapevolezza.

Riguardo al fatto che ripaghi o meno tutto questo, dipende molto da cosa si vuole in cambio. Non cerchiamo contropartite dirette ed immediate dal nostro lavoro, è un seminare che con gli anni darà di certo dei risultati che speriamo impattino sui cambiamenti della società futura”.

  • Quale obiettivo si augura di raggiungere attraverso tutte le manifestazioni sostenute dalla sua associazione (passate e future)?

“Il nostro obiettivo principale è diffondere Buone Pratiche attraverso la musica e l’arte. Senza moralismi e con la consapevolezza che temi importanti come ambiente ed ecologia, resistenze e democrazia, parità di genere e diritti civili, disuguaglianze e marginalità sociale, migrazione e popoli, cittadinanza digitale e cyber risk, lavoro e dignità, rigenerazione e futuro possono convivere con il divertimento…anzi devono”.

  • Ci vuole chiarire sinteticamente il programma del festival e quali gli artisti presenti?

“‘STURG’ non è un vero e proprio Festival per come noi lo interpretiamo solitamente.

“Sturg” è un progetto che vede operare insieme pittori, street-artist, scultori, mosaicisti, ricicl-artist ecc … per portare bellezza in un luogo abbandonato.

In questo luogo sono già attivi workshop, incontri, attività di ogni tipo. L’obiettivo è quello di invadere questo spazio in una seconda fase con la danza, la musica, il cinema e il teatro.

Una attività particolare sarà quella della performance multi-artistica che vedrà l’interazione tra danza contemporanea, musica e cinema sperimentale verticale in diretta”.

  1. Tre motivi per i quali si dovrebbe venire a vedere il festival “S.T.U.R.G”….

“Il primo motivo è venire a vedere come l’arte può cambiare il volto di uno spazio e come la rigenerazione urbana può essere anche arma per contrastare le attività criminali proprio partendo dalla costruzione di una rete solidale all’interno della comunità.  Perché rigenerare significa ricostruire, rigenerare significa formare nuove comunità.

Il secondo motivo, che lego al momento del 21 maggio (l’open day), è quello di poter vivere da protagonisti e attori inconsapevoli di questo esperimento. Venire da spettatori e ritrovarsi ad essere parte integrante di questa rappresentazione che dimostra come l’arte è capace di costruire sulle diversità e creare ancora una volta comunità.

Il terzo motivo è per visitare uno dei centri storici più affascinanti e particolari d’Italia, un gioiello grezzo che andrebbe valorizzato e, appunto, rigenerato”.

Infiniti Ringraziamenti

Clelia Moscariello

Comments


Lascia un commento