Monday, May 13, 2024
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Giuseppe Alviti : Col Green Pass aumentano i controlli, e non le assunzioni di vigilanti e guardie giurate preposte alle verifiche

Per la sicurezza non armata parliamo di una retribuzione lorda di cinque euro e trenta, con picchi al ribasso che arrivano a quattro euro e mezzo lordi. In questi termini anche il Reddito di Cittadinanza diventa un serio, serissimo competitore


dalla Redazione Napoletana del Quotidiano l’Italiano

NAPOLI – “La verità è che da un po’ di anni cerchiamo un rinnovo che restituisca dignità alle retribuzioni di questi lavoratori e che le renda rispettose quanto meno dell’articolo 36 della Costituzione, che parla di diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro, sufficiente per garantire decoro individuale e per la famiglia. Su questo,, siamo solo all’inizio”.Ecco quanto evidenziato dal Presidente nazionale Associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti
Nel frattempo ci domandiamo gli istituti di vigilanza e le imprese di servizi integrati come sono riuscite a sostenere la mole di lavoro aggiuntiva legata al controllo dei Green pass, soprattutto in termini quantitativi? 
La sensazione è davvero che l’impegno in termini di risorse da collocare sia stato imponente, e che quindi anche il processo di selezione non sia stato semplice.
Precisa  il Presidente nazionale Associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti. “In nove casi su dieci si tratta di personale già presente su appalti concordati con le imprese per le attività di controllo accessi. A queste persone è stato semplicemente demandato un ulteriore ruolo, all’interno della quotidianità. Quello che posso dire è che in genere le aziende, nel rispetto di quello che è riportato nel decreto relativo, hanno incaricato persone e ditte esterne per eseguire quella verifica, e sono sicuro che la copertura dal punto di vista normativo sia stata totalmente rispettata”.
Non ci sono state quindi nuove assunzioni “In qualche realtà senz’altro. Però, ragionando sui grandi numeri, sul Green pass è stato coinvolto chi già c’era. Poi posso immaginare che nelle piccole e medie imprese, dove non sono presenti contratti di appalto con società di vigilanza e portierato, si sarà reso necessario chiedere un’implementazione attraverso nuovi accordi. C’è un altro aspetto interessante da considerare: tante imprese anche della regione Lombardia, con il personale in gran parte coinvolto nei programmi di smart working, grazie a questa nuova attività di controllo hanno dato la possibilità, a diverse guardie giurate e agli addetti non armati di portierato, di rientrare in servizio ed evitare un ulteriore periodo di cassa integrazione”.
Il Reddito di Cittadinanza ci toglie la vigilanza… A volte: si parla di quattro euro e mezzo lordi all’ora”. Rimane l’incontrovertibile fatto che si tratta di persone chiamate a svolgere un servizio di pessima qualità professionale, spesso in una condizione di precariato evidente e con un turn over che tocca vette altissime.
“Il turn over è effettivamente molto alto, ed è legato a una realtà di settore dove gli addetti non armati hanno una retribuzione bassissima e svolgono un lavoro per meno di quattro euro netti l’ora. I contratti applicati purtroppo non hanno le caratteristiche per invogliare a prestare questo tipo di servizio, quindi le persone preferiscono addirittura la disoccupazione o, non esagero, il Reddito di Cittadinanza”.
Se le cifre sono queste, non si tratta in effetti della solita polemica costruita sulla presunta mancanza di volontà da parte dei percettori, ma di una professione sottopagata, benché generica e svincolata da particolari competenze: “Per la sicurezza non armata parliamo di una retribuzione lorda di cinque euro e trenta, con picchi al ribasso che arrivano a quattro euro e mezzo lordi. In questi termini anche il Reddito di Cittadinanza diventa un serio, serissimo competitore”.
Chiaro è che, al netto di un picco o meno delle assunzioni nel settore, la questione Green pass ha portato alla luce un tema che merita visibilità, con un mondo non irrisorio di lavoratori costretti ad accettare condizioni sotto la soglia della povertà in un contesto di irrefutabile precariato e con nessun contenuto professionale concreto. Un mondo nel quale, suo malgrado, presta servizio  e nel frattempo, fiduciosa, attende riscontro alla sua nuova domanda di lavoro.

Giuseppe Alviti Presidente Ass. Naz. Guardie Particolari Giurate

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