Friday, April 19, 2024
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Lega Pro. Contro la Paganese il Palermo spreca l’ennesima occasione

O Baldini si è reso conto che a strapazzarli pubblicamente, i suoi giocatori, non ottiene nulla di concreto, o si è rassegnato e pensa davvero a… rassegnare le dimissioni (come disse all’acme dello sfogo di sette giorni: “Quando il Potenza ha fatto il 2-0 mi è venuto l’impulso di prendere un taxi e tornarmene a casa!”), perché – diciamocelo francamente – il suo avvento non ha per niente migliorato, rispetto a Filippi, lo score del Palermo: sesto era allora e sesto è rimasto.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

PAGANI – Sette giorni fa dopo il 2-2 di Potenza, Baldini diede libero sfogo ad una rabbia troppo a  lungo repressa; insomma, un rabbioso “J’accuse” nei confronti  dei suoi giocatori, tutti inclusi e nessun escluso: “In campo, per novantasette minuti avete fatto piangere perché senza cuore e determinazione le partite puoi solo perderle!”.

Non furono proprio queste le parole del mister rosanero ma il tono e, soprattutto, il concetto era tale e quale.  

Ebbene, se con questo sfogo Baldini pensava  di stimolare la squadra e farla diventare combattiva, anzi feroce, beh, a guardare quel che ha combinato oggi al “Marcello Torre” di Pagani, contro un avversario ancora più debole del Potenza, bisogna ammettere che si è sbagliato di grosso. Infatti i rosanero oggi hanno fatto ancora peggio che a Potenza, perché lì almeno hanno avuto sangue nelle vene e cuore per rimettere in sesto una partita che li vedeva sotto di due gol a meno di un quarto d’ora dal 90’.

Contro la modestissima compagine guidata dall’ex allievo del maestro Zeman (ricordate il suo Foggia dei miracoli negli anni novanta?) , invece, pur giocando senza mordente e una nuvola fantozziana sulla testa di ciascun giocatore, il Palermo non solo era riuscito a pareggiare, a fine primo tempo  l’iniziale vantaggio di Cretella (svarione incommentabile di Somma, che libera Tommaselli solo davanti al… redivivo Pelagotti: tiro,  respinta corta del portiere rosa e tap in di Cretella)   con un rigore procurato e trasformato dal solito Brunori (giunto al suo 19° gol della stagione) ma era addirittura passato in vantaggio a inizio ripresa sull’unica azione volante dell’intera partita: Brunori lancia sulla fascia  il subentrato (al posto di Damiani) Floriano, che scatta, dribbla e giunto sulla linea di fondo crossa radente, consentendo all’irrompente Valente di mettere dentro il gol del 2-1 rosanero

Sembra fatta per il Palermo, che gioca male e non da squadra ma, disponendo comunque di un paio di giocatori di altra categoria (Brunori su tutti, Floriano e Valente e Soleri) è comunque in vantaggio su un avversario veramente debole, che ci mette però grinta, corsa, cuore. La Paganese reagisce di rabbia ma si vede che non ce la può fare, a meno che…

… A meno che non  ci pensi di nuovo il Palermo a rimettere tutto in gioco. Come? Con un  rigore che è tutto da ridere se, da tifoso, non mi verrebbe da piangere:  Tommasini, il più insidioso tra gli attaccanti di casa,  entra in area palla al piede, ma davanti ha, schierata, tutta la difesa rosanero. Che può fare se non tentare il tiro: come va va? Ma non ne ha il tempo perché, intanto, alle sue spalle sopraggiunge il subentrato Crivello (al posto di Giron) che inciampa chissà su che ciuffo d’erba e gli frana addosso: rigore, forse involontario e tuttavia rigore. Netto. Che lo stesso Tommasini trasforma.

Diciamo che la fortuna non strizza l’occhio ai ragazzi di Baldini e alla sua ennesima formazione riveduta e (s)corretta, con il duo centrale di nuovo cambiato rispetto a sette giorni fa  e la novità di Soleri dal 1’ come terzo di sinistra del suo prediletto 4-2-3-1.                                                

Manca, però almeno mezzora alla fine e io ripenso allle scudisciate di Baldini nel post partita di Potenza: “Ora vediamo se sono servite a qualcosa?”, mi chiedo e, ahimè, ho già la risposta: non sono servite a nulla, tant’è che, a fine partita, Baldini dispensava zucchero e miele e della furia di sette giorni fa, non c’era traccia alcuna: “Dobbiamo rimboccarci le maniche… Certo, se Valente metteva dentro quella palla sarebbe stato il 3-1 … “ e altre,  scontate frasi fatte come questa.

Delle due, l’una: o Baldini si è reso conto che a strapazzarli pubblicamente, i suoi giocatori, non ottiene nulla di concreto, o si è rassegnato e pensa davvero a… rassegnare le dimissioni (come disse all’acme dello sfogo di sette giorni: “Quando il Potenza ha fatto il 2-0 mi è venuto l’impulso di prendere un taxi e tornarmene a casa!”), perché – diciamocelo francamente – il suo avvento non ha per niente migliorato, rispetto a Filippi, lo score del Palermo: sesto era allora e sesto è rimasto.  

IL TABELLINO DI PAGANESE – PALERMO:

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato, Murolo (53′ Celesia), De Santis; Scanagatta (59′ Martorelli), Zanini, Cretella, Firenze (59′ Iannone), Brogni; Guadagni (77′ Volpicelli), Tommasini. A disp.: Avogadri, Pellecchia. All. Grassadonia.

PALERMO (4-2-3-1): Pelagotti; Buttaro, Somma, Marconi, Giron (46′ Crivello); Damiani (46′ Floriano), De Rose (79′ Dall’Oglio); Valente, Luperini (71′ Fella), Soleri (61′ Odjer); Brunori. A disp.: Massolo, Perrotta, Accardi, Lancini, Doda, Silipo, Felici. All. Baldini.

ARBITRO: Marini di Trieste (Monaco-Moroni).

MARCATORI: 22′ Cretella, 45’+1 rig. Brunori, 55′ Valente, 67′ rig. Tommasini

NOTE: ammoniti De Rose, Cretella, Tommasini, Odjer. Al 91′ espulso Odjer per doppia ammonizione.

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