Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza Navona, Teatrosophia apre nuovamente il sipario per la stagione 2022/2023
A Teatrosophia le serate non si concludono con la fine dello spettacolo. Nell’elegante foyer accogliamo artisti e pubblico e offriamo, gratis, il nostro aperitivo. Si beve, si mangia, ci si confronta sullo spettacolo appena visto, si parla dei propri progetti, si conoscono nuove persone, si fanno quattro chiacchiere. In quale teatro si ha la possibilità di dialogare con gli artisti invece di accontentarsi del veloce complimento fatto all’uscita mentre il teatro sta chiudendo? Questo succede solo a Teatrosophia!”
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – “Il fermo immagine della pandemia non ha scoraggiato né me, dichiara il direttore artistico Guido Lomoro, né Teatrosophia. Anzi. Si sono rinverdite le idee e ampliati i progetti. Sono nati incontri importanti con artisti che hanno sposato le mie idee e mi hanno proposto le loro. Ha preso così corpo un gruppo di lavoro che reputo raro e straordinario. L’incontro con Maria Concetta Borgese, danzatrice, coreografa, performer di esperienza internazionale, è diventato un sodalizio artistico. E poi l’incontro con Ilenia Costanza, attrice, autrice e regista, e Lorena Vetro, organizzatrice e produttrice e poliedrica musicista , che è diventato connubio artistico. Oltretutto Ilenia e Lorena formano I Vetri Blu, volto alla comunicazione e alla promozione social di Teatrosophia. E ancora, Marta Iacopini, mio alter ego da sempre, che continua la sua attività di attrice di successo, e Alessandra Di Tommaso, che cura in particolare la parte amministrativa e l’attività del dopo teatro. Siamo artisti prima di tutto, che nel tempo hanno appreso i meccanismi della macchina organizzativa e produttiva. Professionisti “all’antica”… che hanno studiato e hanno fatto la gavetta; che non temono i titoli inediti e amano l’aria fresca della gioventù in scena, perché i giovani vanno sostenuti e il coraggio coltivato. Con noi lavora Andrea Cavazzini, ufficio stampa, che ha a sua volta sposato il nostro progetto e per la sua realizzazione opera strenuamente con competenza e passione.
Ci apprestiamo dunque a presentare la stagione 22/23: tanti spettacoli sul nostro palcoscenico con artisti importanti, ma anche con giovani e talentuose realtà. Molte le produzioni di Teatrosophia che ci vedono protagonisti nei nostri diversi ruoli. E poi le presentazioni di libri, che sappiamo realizzare in modo originale e variegato. E i corti teatrali multilingue rivolti al pubblico straniero e non. E tanto, tanto altro ancora. Tutto, sempre, necessariamente all’insegna delle emozioni e della bellezza!
E infine. A Teatrosophia le serate non si concludono con la fine dello spettacolo. Nell’elegante foyer accogliamo artisti e pubblico e offriamo, gratis, il nostro aperitivo. Si beve, si mangia, ci si confronta sullo spettacolo appena visto, si parla dei propri progetti, si conoscono nuove persone, si fanno quattro chiacchiere. In quale teatro si ha la possibilità di dialogare con gli artisti invece di accontentarsi del veloce complimento fatto all’uscita mentre il teatro sta chiudendo? Questo succede solo a Teatrosophia!”
30 settembre-1 e 2 ottobre.
Si parte così. Con IL FESTIVAL INVENTARIA, la festa del Teatro Off. Teatrosophia infatti è uno degli spazi che ha l’onore ed il piacere di ospitarlo. Questi gli spettacoli in scena:
- 30 settembre: Cascando! scritto e diretto da Pietro Dattola. Con Flavia Germana de Lipsis.
- 1 ottobre: (Sembra Amleto) di e con Francesco Zaccaro. Regia di Ivano Picciallo
- 2 ottobre: Drammi di Forza Maggiore Show 2 Regia di Pietro Dattola. Con: Flavia Germana de Lipsis Andrea Onori, Mariagrazia Torbidoni.
La stagione vera è propria prende il via nel weekend del 7,8 e 9 ottobre con LA PARTICINA (il vero protagonista di Romeo e Giulietta) del noto drammaturgo Giuseppe Manfridi. In scena lo stesso Manfridi insieme a suo figlio Lorenzo. La regia è di Claudio Boccaccini. Le scene sono di Antonella Rebecchini.
Una curiosa guida turistica introduce un gruppo di visitatori (il pubblico) alla scoperta di un raro esemplare di tinca che in gergo teatrale indica una parte piccola e rognosa, di poca soddisfazione. La guida spiegherà di quale tinca si tratti: di un personaggio di pochissimo conto ma senza il quale Romeo e Giulietta non finirebbe come finisce: Baldassarre… E sarà proprio Baldassarre, questo il nome della nostra tinca, che con molto sense of humour si racconterà da sé, sino a scoprire di essere stato per una volta al centro di una storia che lo ha visto assoluto protagonista.
Dal 14 al 16 ottobre torna a Teatrosophia la compagnia di improvvisazione teatrale VERBA VOLANT con LE SORELLE LANDRU, commedia musicale di improvvisazione teatrale con testi e musiche originali create sul momento grazie agli spunti dati dal pubblico. Da un’idea di Daniele Marcori. Produzione Liberarte/Verbavolant. Con: Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni, Deborah Fedrigucci e la partecipazione di Alessio Granato. Regia di Daniele Marcori
Le Sorelle Landru sono donne affascinanti ma misteriose. Pare siano le discendenti del serial killer Henri Landru noto come Barbablu che uccideva ricche donne vedove. Le Sorelle Landru invece si accaniscono contro gli uomini considerati generatori di sofferenza per le donne. Così ogni settimana adescano e invitano a casa il malcapitato di turno lo mettono alla prova per decidere se ucciderlo o no. Sarà il pubblico stesso a decretare se la potenziale vittima tornerà a casa con le proprie gambe o se diventerà fuliggine nella stufa delle sorelle.
Dal 20 al 23 ottobre arrivano I VETRI BLU con LA TRINACRIA E’ FEMMINA, concerto reading di Ilenia Costanza. Produzione: I Vetri blu e Centro Studi La Parabola.
Una divertente e poetica pièce teatrale musicale, in cui la Cantastorie Lorena Vetro (chitarre e voce) e la Cuntastorie Ilenia Costanza (narrazioni e percussioni), con la complicità di Monica Tenev (bandoneon e flauto traverso), raccontano la Sicilia. E lo fanno partendo dal grammaticale femminile singolare delle parole che la descrivono… “Siccità è femmina… Santa Rosalia a Palermo e Sant’Agata a Catania sono femmine… la maschera di Pirandello e la roba di Verga. Ma anche la vigna, la mandorla e l’arancia. E il pistacchio. Sì, perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca! E diventa femmina… come la bellezza!”. La sensualità, il fascino e l’ironia pungente di un’isola pervasa di meraviglia, in uno show tutto al femminile… perché “in Sicilia le femmine sono come le lupare”.
Dal 2 al 6 novembre la prima produzione firmata Teatrosophia di questa stagione. In scena PROCESSO A MIO FIGLIO di Antonio Mocciola. Con: Francesco Giannotti e Flavio Marigliani. Adattamento e regia di Guido Lomoro. Coreografie e movimenti scenici di Maria Concetta Borgese.
Al centro di Processo a mio figlio, un evento storico: durante il fascismo centinaia di omosessuali vennero allontanati e confinati perché ritenuti “infettivi”. In questo contesto un padre potente firma l’arresto e il confino del proprio figlio per tenerlo lontano dai propri occhi e al riparo da uno stigma sociale ancor più crudele di una legge repressiva… Un atto coercitivo dunque e apparentemente egoista che però avrà una chiave di lettura clamorosamente opposta mettendo in evidenza le profondità del rapporto padre/figlio, le verità nascoste, i bisogni mascherati, l’amore.
L’11-12 e 13 novembre in scena DIARIO LICENZIOSO DI UNA CAMERIERA di Mario Moretti. Adattamento teatrale e regia di Gianni De Feo. Protagonista, Giovanna Lombardi. Produzione: IPAZIA PRODUCTION.
Liberamente tratto dal romanzo: “Journal d’une femme de chambre” di Octave Mirbeau, nell’adattamento teatrale di Gianni De Feo si mette in evidenza una figura femminile sfruttata dal potere maschile e dalla società ricca. La protagonista “Celestine” per ottenere il soddisfacimento delle proprie pulsioni ed esigenze materiali, senza alcuno scrupolo, in modo assolutamente amorale, usa l’unica arma che possiede: il corpo e il potere della seduzione… Il testo denuncia palesemente la borghesia e le sue ipocrisie, la Chiesa, la pedofilia e in generale la violenza sui deboli e sugli indigenti. Uno sguardo inedito, realistico e crudo, sulla Parigi dei primi ‘900 attraverso gli occhi di un’umile cameriera.
Dal 17 al 20 novembre è la volta di FARFALLA…FARFALLA di Aldo Nicolaj. Con:
Masaria Colucci-Alessandro Bevilacqua-Orazio Rotolo Schifone Regia: Mauro Toscanelli
Edda, che ha vissuto la sua gioventù come una farfalla, svolazzando di illusione in illusione e di uomo in uomo, inseguendo sogni impossibili, adesso vive in una casa elegante e le fa compagnia la domestica Foca, unica confidente di notte delle sue storie bizzarre, inventate per nascondere una grande solitudine. All’improvviso, in una sera di pioggia, arriva il giovane Elio, che interrompe la
monotona quotidianità e scuote le sue abitudini. Edda, sempre in attesa di visite che non arrivano mai, lo accoglie in casa. Elio nasconde però un segreto. Emerge, allora, prepotentemente, il dramma di Edda, il suo delirio, per l’inesorabile trascorrere del tempo e per quel vuoto che credeva di aver colmato.
Dal 29 novembre al 4 dicembre la prima co-produzione I VETRI BLU-TEATROSOPHIA. Si tratta di APPUNTAMENTO A LONDRA di Mario Vargas Llosa con laregia di Ilenia Costanza. Le musiche
sono di Lorena Vetro. Con: Guido Lomoro e Enzo Piscopo
Londra. Una donna irrompe nella camera d’albergo di un noto uomo d’affari, presentandosi come la sorella di un suo vecchio amico. L’uomo però non ricorda di averla mai vista: è diffidente, a dispetto dell’insolenza di lei. Verità scomode e sepolte tornano a squarciare la camicia di forza della quotidianità, di quella normalità che recitiamo, di cui ci travestiamo, creando e ricreando una storia della nostra vita, che solo la morte saprà concludere.
9-10 e 11 dicembre sul palcoscenico di Teatrosophia LA SIGNORA CHE SAPEVA GOVERNARE L’IGNOTO (omaggio a Battista Sforza) di Isabel Russinova. In scena la stessa Russinova in alternanza con Zoe Tavarelli Regia: Rodolfo Martinelli Carraresi.
Battista Sforza (1446) figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro, moglie di Federico da Montefeltro conte di Urbino, uno dei più grandi condottieri del Rinascimento, è stata una figura importante del suo tempo. La sua vita, anche se breve, ha saputo brillare per intelligenza, astuzia, sagacia. Stratega, moglie e madre, ha cresciuto sei figlie femmine prima di dare l’erede maschio che il destino però non le permetterà di veder crescere. La personalità di Battista Sforza stimola un racconto drammaturgico pieno ed evocativo, diventando lei stessa narratrice delle grandi donne della sua terra vissute prima di lei. E’ una Battista Sforza prossima al parto del suo erede maschio protagonista della piece, che ripercorre la sua vita e le condizione di donna del suo tempo. Le capacità divinatorie e la spiritualità di Battista Sforza fascineranno il racconto, ed è questo aspetto che ha, da sempre reso ancora più interessante e misterioso il suo profilo di donna.
Dal 15 al 18 dicembre torna un testo, inedito, di Antonio Mocciola che chiude la prima parte della stagione 22/23. Si tratta di NEL VENTRE di cui Mocciola è anche regista. In scena il giovanissimo attore Salvo Lupo.
In un monologo serrato e senza momenti di tregua, rivive la voce dell’ultimo zolfataro, Sebastiano. Un ragazzo che entra in maniera ragazzino (caruso) ed esce uomo, attraverso lancinanti esperienze di vita e lavoro, che lo forgiano e lo cambiano inevitabilmente. Costretti a lavorare dall’alba al tramonto, senza tregua, i minatori siciliani erano privati degli abiti, di ogni minimo diritto umano, e con paghe da fame nera. Uno scandalo protratto per secoli, fino alle chiusure degli impianti, che hanno lasciato disoccupazione e desolazione all’interno dell’isola. Antonio Mocciola fa rivivere l’incubo di un ragazzo qualunque, intrappolato in un inferno che non aveva previsto, vittima del sogno di un progresso solo illusorio, e di un’indipendenza che non avrà mai.
Ad aprire la seconda parte della stagione 2022/2023 sarà TOMMY ed esattamente dal 20 al 22 gennaio. Torna dunque un testo di Giuseppe Manfridi. Sarà interpretato da un giovanissimo attore siciliano: Giuseppe Arezzi. La regia è di: Vittorio Bonaccorso. Produzione: Compagnia Godot di Ragusa.
Il conflitto interiore con la propria solitudine e il conseguente senso claustrofobico. Tommy rappresenta una giovane metafora della fragilità di una generazione che fa i conti con ciò che le è stato negato, primo fra tutti la possibilità di riscattarsi dalla bulimica assenza dei genitori. Torna in auge anche un altro fenomeno, quello degli “hikikomori” che scelgono di scappare fisicamente dalla vita sociale. Quello di Tommy è un isolarsi a metà perché la sua capanna/seminterrato diventa una sorta di surrogato della sua mente, all’interno della quale rifugiarsi (per guarire?). Un’anima sgabuzzino la sua: in cui mettere tutte le cose che non vanno, che non piacciono o che piacciono ma sono vietate. Egli si confessa in un finto dialogo o in una specie di seduta psicanalitica con sé stesso.
Dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso nella scorsa stagione e le repliche estive fuori Roma, torna dal 24 al 29 gennaio, FANTASME, altra produzione targata Teatrosophia. Tratto dal libro “Fantasme, da Messalina a Giorgiana Masi, come e dove incontrarle”, Fefè Editore, di Claudio Marrucci e Carmela Parissi. Adattamento e Regia: Guido Lomoro. Coreografie e Movimenti scenici: Maria Concetta Borgese. Interpreti: Maria Concetta Borgese, Marta Iacopini, Silvia Mazzotta. Musiche composte ed eseguite dal vivo da: Theo Allegretti.
Le Fantasme tornano. In un ultimo ineluttabile viaggio. Dal Medioevo agli anni di Piombo, dall’Antichità al Rinascimento, sono giunte fino a noi e appaiono nelle coscienze di noialtri, fallaci attori del presente. Raccontano storie, quelle del loro vissuto. Storie che non hanno tempo. Così come non hanno tempo il dolore e l’umiliazione. Così come non ha tempo la femminilità. Le Fantasme siamo noi, l’inascoltato che è in noi. Tornano ad avvisarci, a metterci all’erta, a ricordarci che è ancora possibile non sbagliare. Ma non solo nei confronti delle donne. Bensì nei confronti di noi stessi e del mondo intero.
Dal 2 al 5 febbraio, Mauro Toscanelli torna a Teatrosophia sempre in veste di regista con LE FINESTRE DEL TEMPO di Sergio Scorzillo. Con: Giuliana Adezio e Ilaria FantozziAiuto regista: Orazio Rotolo Schifone.
Il passato non passa. Si può fingere che non esista ma resta in agguato. Ma i fatti sono avvenuti davvero come ce li ricordiamo adesso? E se per colpa di una malattia tutto si confonde? Di ricordi viviamo ma possiamo anche morirne. Tra rimpianti, rimorsi e illusioni perdute si dibatte l’anziana Giuliana. La vecchiaia si porta dietro la voglia ma anche la fatica di ricostruire. L’aiuta in questo Patrizia. Più che badante, “amica di compagnia”. Ma lei è reale o immaginata? E c’è qualcosa di più che lega le due donne? Dialoghi apparentemente minimalisti e realisti in un ambito simbolico, tra momenti anche buffi e grotteschi, mantenendo una tenerezza di sguardo verso una situazione e un personaggio che alla fine del suo tempo soffre nel constatare, anche con molta difficoltà, quante prove ha dovuto sopportare durante la propria lunga vita.
Dal 9 al 12 febbraio, in scena SOFFIO di Antonio Sinisi che ne cura anche la regia. Il testo, ispirato al film Fino all’ultimo Respiro di Jean-Luc Godard, vede come protagonisti in scena: Alessia De Bandi e Gabriele Passaro.
Michel, ladro e truffatore, ruba un’automobile a Marsiglia e uccide un poliziotto per non essere arrestato. Tornato a Parigi ritrova Patricia, una ragazza di cui si era innamorato e che vorrebbe portare con sé in Italia, ma Patricia, pur se inizialmente appare innamorata e propensa a seguirlo, alla fine decide di denunciarlo. Soffio fa parte di una tipologia di drammaturgia che è un tempo si definiva PO (ovvero poliziesco/ poetico/politico). Poetico per capacità di suscitare immaginario e fantasie; politico per il modo di praticare il teatro; poliziesco per una trama che prevede un crimine. Poetico nella drammaturgia, politico nel creare la scena, poliziesco per la linea narrativa. Nella messa in scena classico e avanguardia si intrecciano. Ne risulta un corpo-a-corpo, uomo-donna, dove voce/corpo/scena/tempo sono gli assi di riferimento.
Bella prova di attrice quella di Beatrice Schiaffino protagonista dal 16 al 19 febbraio con LA PAPESSA di Andrea Balzola. La regia è di Carmen Di Marzo.
Johanna, affronta una vita molto dura, si oppone a ogni regola del suo tempo (IX secolo) che discrimina la donna come inadatta alla cultura e alla spiritualità. Con audacia e intelligenza singolari, fingendosi uomo, si spinge oltre ogni limite fino a rendere possibile l’impossibile: diventare Papa con il nome di Giovanni VIII la cui figura è stata oscurata per secoli dalla Chiesa Cattolica. La vicenda di Johanna La Papessa è narrazione e racconto, ma anche archetipo: La Papessa è infatti la carta numero II dei Tarocchi, simbolo di fede e purezza, di acume e intelligenza sopraffina, creatrice e custode dell’alto sapere Ed è altresì iniziatrice, maga, anima rinchiusa in rigida materia corporea, spirito dogmatico votato ad un percorso solitario di ascesa verso il divino.
Dal 24 al 26 febbraio Teatrosophia ospita Donatella Busini in veste di produttrice (Ipazia Production) e di attrice protagonista de NELL’ARDORE DELLA NOSTRA CAMERA di Massimo Sgorbani con la regia di Paolo Orlandelli.
Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XI°, quando cadono i tabù e la religione cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi, perché fa male constatare la piccolezza e la meschinità di un’educazione che ha prodotto soprattutto dei rivoltanti mostri… La pratica più estrema esercitata da Sgorbani è la vivisezione: il suo sguardo riesce a cogliere i rimuginamenti che gorgogliano nei più profondi recessi dell’animo umano. E così lo spettatore procede tra gli strettissimi meandri del cervello, tra sogni, ricordi e avvenimenti, per fuoriuscire dagli occhi, dal naso, dalla bocca, dalle orecchie, dalla vagina o dal glande di personaggi di una mostruosa umanità nella quale è impossibile non riconoscersi.
Seconda presenza in questa stagione della compagnia di improvvisazione teatrale VERBAVOLANT che dal 2 al 5 marzo torna con uno spettacolo tutto al femminile già presentato con grande successo nella passata stagione. Si tratto di IMPULSI (corpo, anime e parole).
Spettacolo di improvvisazione teatrale nato dal desiderio di sperimentare le sue infinite possibilità. Reagire agli Impulsi in maniera naturale e spontanea. Impulsi esterni come luci, parole, musica e impulsi interni, propri, unici e irripetibili. Con la preziosa guida di Maria Concetta Borgese, danzatrice e coreografa, lo studio ha portato a volersi fidare ancora di più del corpo aiutando così le parole a seguire la spontaneità dello stimolo fisico. I protagonisti di questo spettacolo saranno oltre alle due attrici improvvisatrici Susanna Cantelmo e Deborah Fedrigucci, Maria Concetta Borgese, Daniele Marcori e Alessandro Cassoni creatori di impulsi e il pubblico.
Dal 9 al 12 marzo Teatro Multilingue, l’unica compagnia che crea spettacoli multilingue, torna a Teatrosophia dopo il successo di Mrs Green e Goodbye Papà e una tournée che li ha portati a Madrid, Bristol e Londra. LA REINE DE MARBRE è il titolo del nuovo spettacolo scritto da Francesco Bay e diretto da Flavio Marigliani. Con: Marta Iacopini, Mayil Georgi e Flavio Marigliani.
Un veliero alla deriva del tempo nel Mediterraneo. El Capitan Arlecchino e due dame di compagnia di una regina decapitata nel XVIII secolo sono i sopravvissuti di una tempesta senza precedenti che li porta a scontrarsi con le barche dei migranti in rotta verso l’Europa. Fanno naufragio in una Grecia devastata dagli incendi, pescano plastica dal mare e, pur di sopravvivere in un mondo a loro sconosciuto, si reinventano democratici del XXI secolo vendendo i simboli della democrazia ai bagnanti sulle spiagge.
Un’altra Produzione di Teatrosophia che ritorna in scena dopo il consenso unanime di pubblico e critica. Candidato come miglior spettacolo al Premio de Il Mario Mieli Teatro, dal 21 al 26 marzo sarà in scena NESSUNO DOPO DI TE scritto e diretto da Guido Lomoro. Coreografie e movimenti scenci di Maria Concetta Borgese. Con: Alessandro Mannini e Tony Scarfì.
Una storia d’amore. Tra due ragazzi. Un viaggio interiore, di pancia e di cuore, di grida implose, di verità solo in apparenza nascoste. Paura e coraggio si incrociano: la paura di vivere e di amare; il coraggio di osare pur di essere sé stessi. La quotidianità vissuta dai due protagonisti è un binario sottile, la traccia per un viaggio nelle profondità, alla ricerca di quello che l’apparenza poco rivela.
Diego e Mirko sono anime. Anime travagliate, ostacolate e tra loro così diverse. L’amore, quello sì, se pur abbia mille colori, sa creare una identità. L’amore, quello sì, non cede mai il passo e rimane l’unico strumento di salvezza. Anche quando finisce. Anche quando deve finire. Che si sia donne o uomini non fa alcuna differenza. Nello spettacolo la parola del quotidiano, la poesia e il movimento si fondono in un unico linguaggio che permette allo spettatore un viaggio nei meandri di quelle anime e, per certi versi, di riconoscersi.
Già tra le protagoniste di Fantasme, Silvia Mazzotta presenta questa volta un proprio, affascinante progetto: NEL GIARDINO DELLA MIA MENTE, da lei stessa scritto e interpretato in scena dal 28 marzo al 2 aprile con la regia di Imogen Kusch. Il resto del cast di attori è da definire.
Cosa succede quando si è costretti ad un repentino cambio di punto di vista? Quando, come in Alice nel Paese delle Meraviglie, si è improvvisamente catapultati dall’altro lato, nell’altro emisfero?
La nostra Alice è una neuroscienziata affermata che si trova a sperimentare la doppia veste di medico e paziente: un capovolgimento di ruoli in cui tutto assume un’altra prospettiva e diventa occasione di scoperte inaspettate su sé stessa e sul proprio cervello.
Una storia vera che Silvia Mazzotta ha fin da subito avuto il desiderio di raccontare nel linguaggio che più le appartiene, quello del teatro, in modo diretto e con un pizzico di ironia. Una testimonianza unica di speranza e rinascita che è fiorita nel giardino della sua mente.
Altro gradito ritorno è quello della Compagnia di Improvvisazione ROMAIMPROV che dal 13 al 16 aprile presenta MORE TOUCHING (/mor-tà-tci/). Interpreti: Silvia Cox, Marco Masi, Fulvio Maura, Francesco Parisi, Vittorio Rainone e Cinzia Zadro. Musiche improvvisate live da Gianluca Massetti. Regia di Fulvio Maura.
Tutto è sempre più veloce: i nostri spostamenti, il nostro modo di informarci, il nostro modo di comunicare. Questa velocità fagocita ogni cosa, impedendo quella lentezza che ci permette di fare esperienza dei nostri sentimenti più profondi. Seguendo le orme di Garcia Marquez in Cent’anni di solitudine, la compagnia Roma Improv vi farà entrare, lentamente, nella vita di un piccolo paese senza tempo, in un mondo poetico dove la magia dell’inaspettato può fondersi con la realtà.
Tutto questo attraverso gli strumenti unici dell’improvvisazione teatrale, che daranno modo al pubblico di interagire con lo spettacolo stesso, per costruire insieme e sul momento, il copione di una storia che ancora deve essere scritta.
Seconda e felice co-produzione I VETRI BLU e TEATROSOPHIA in scena dal 4 al 7 maggio con E’ SEMPLICE. Le protagoniste di questo nuovo progetto teatrale sono: Ilenia Costanza in veste di autrice e regista.; Marta Iacopini, interprete. Lorena Vetro, autrice delle musiche.
Lei è una cinquantenne attrice talentuosa, che esce da una relazione con un uomo tormentato, durata troppo a lungo per rifarsi una vita e una carriera, soprattutto in una società in cui è vietato invecchiare. L’altra è una giovane queer che, insieme alla bizzarra e taciturna gemella, gestisce lo storico locale dei genitori morti prematuramente.
Nessuna di loro vive la vita che aveva sognato; ma l’occasione è dietro l’angolo… è semplice. Basta voltarsi al momento giusto. Ed ecco che un acquazzone autunnale scompiglia l’ordine delle cose, e prima che smetta di piovere, l’amore avrà giocato a fare il matto.
Una commedia brillante che esplora la difficoltà di accogliersi e di comprendere che non esiste ormai né mai, perché la felicità accade, semplicemente.
Dal 12 al 14 maggio MEDEA, LA DIVINA, scritto e diretto da Massimiliano Auci. Con: Giovanna Cappuccio e Giorgia Serrao. Compagnia Ars29
Ci troviamo nel camerino di Maria Callas durante la lavorazione di Medea di Pier Paolo Pasolini. In questo viaggio attraverso lo specchio, Maria ripercorre tutta la sua vita, e i fantasmi del suo passato busseranno alla sua porta. Il difficilissimo rapporto con la famiglia, l’eterno amore per la musica, la delusione per la sua tormentata storia d’amore con Aristotele Onassis, tutti i successi e i fallimenti della sua vita, fanno da sfondo alla cronaca di un’Italia profondamente disunita. Sono gli anni dei referendum su divorzio e aborto, anni di forti contestazioni sociali e artistiche. Una Diva decaduta, una leggenda fragile che si confessa a se stessa e a chi la sta ad ascoltare. Maria non arriverà a nessuna conclusione, resteranno soltanto l’amarezza e la malinconia per il suo passato e la volontà di vivere il suo presente. Il futuro, si vedrà.
CORTI MULTILINGUE
Nel corso della stagione con appuntamenti periodici che verranno comunicati in seguito, un interessante progetto teatrale già sperimentato con successo la scorsa primavera nato dalla collaborazione tra Teatrosophia e Teatro Multilingue. E’ nata infatti la formula dei Corti teatrali più aperitivo rivolti sia ad un pubblico proveniente dall’estero, sia al pubblico italiano.
Un formato innovativo e unico!
15 minuti dedicati ad un divertente spettacolo teatrale e a seguire il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia!
Nei corti teatrali gli attori reciteranno contemporaneamente in 3 lingue secondo la seguente combinazione:
- Inglese, Italiano e Spagnolo
- Inglese, Italiano e Francese
E niente paura perché non è necessario comprendere alla perfezione le tre lingue per capire quello che succede in scena!
I corti teatrali più aperitivo verranno presentati più volte durante la stagione. Verrà dedicata una intera giornata durante la quale gli spettacoli verranno ripetuti in orari diversi a partire dalla tarda mattinata fino alla sera.
Per saperne ancora di più cliccate sul link sottostante.
https://teatromultilingue.com/goodbye-papa-multilingual-microteatro/
PRESENTAZIONE LIBRI
A Teatrosophia, gli scrittori avranno la possibilità di affittare semplicemente la sala teatro per incontrare i loro ospiti, oppure potranno immaginare la presentazione del loro libro come se fosse il trailer di un film, ma si potrà anche pensare di combinare diversi servizi per creare un evento unico e speciale e per rendere la presentazione del libro efficace, originale e coinvolgente.
Ecco cosa può offrire Teatrosophia:
-La lettura di stralci del libro da parte di attori professionisti.
– Un talk show guidato da un presentatore che conduce lo svolgimento dell’evento, intervistando l’autore e ospiti (da quest’ultimo selezionati) che commentano il libro.
– La creazione di un video da proiettare durante la presentazione o la lettura con immagini di repertorio acquistate in rete che rendano l’atmosfera immaginativa del testo.
– L’Aperitivo a fine presentazione offerto al pubblico con vino di qualità e deliziosi prodotti da forno.
– Teatrosophia inoltre produce un corto con uno o più attori in location esterne. La sceneggiatura del corto potrebbe essere una scena emblematica del libro oppure potrebbe contenere sequenze diverse di immagini realizzate ad hoc che esaltino l’essenza e il significato del libro. Il corto realizzato sarà di proprietà dell’autore del libro che lo potrà presentare in tutte le occasioni che vorrà.
CONVENZIONI PER I SOCI DI TEATROSOPHIA
Quest’anno Teatrosophia ha stipulato delle convenzioni con alcuni esercizi commerciali presso i quali i soci potranno usufruire di sconti presentando la tessera associativa. Si ringraziano pertanto:
-FORNO CAMELI -Largo dei Cembri 6/7 | Ardea (Lido dei Pini)
– RISTORANTE RIONE 13-Via Roma Libera 19 (Trastevere)
– AGRITURISMO HORTI AMERINI-Amelia (Terni) – UMBRIA
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