Sunday, April 28, 2024
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Rocco Speranza – Intervista esclusiva col tenore italiano, di padre calabrese e madre napoletana, grande interprete di celebri arie operistiche

“Decisamente il ruolo di Rodolfo nell’Opera La Boheme. È uno dei miei componimenti musicali preferiti ambientato tra l’altro nel quartiere latino di Parigi. Difficile interpretarlo senza commozione. L’anno scorso al Joan Sutherland performing arts centre, (Sidney), vi confido che nella sua rappresentazione mi sono realmente emozionato.”


di Imma Lavita – da Nizza per il Quotidiano l’Italiano

NIZZA – 37 anni, una grande enfasi per la musica e già numerosi lavori alle spalle. Ecco Rocco, tenore napoletano a Nizza.

•Chi è Rocco Speranza? Cosa l’ha portata a scegliere di diventare un cantante lirico e qual’è stato il suo percorso?

-“Buongiorno a lei. Di madre napoletana e di padre calabrese, Rocco è, senza dubbio, un artista sensibile e passionale. Avevo solo 10 anni quando ho iniziato ad esibirmi nelle feste di famiglia e di piazza. Papà, è stato il mio primo fan, colui che ha voluto più di tutti che io studiassi. Diplomato al conservatorio di Napoli San Pietro a Majella; ho deciso poi di trasferirmi in Australia, dove ho fatto parte di diverse produzioni importanti e ho vinto una borsa di studio la quale mi ha permesso di lavorare nell’Opera Australia, una delle compagnie più importanti del mondo.”

•Il Castello dell’Ettore (Bn) è un’opera d’arte a cielo aperto, uno dei borghi più affascinanti d’Italia, cosa ha spinto Rocco ad accettare questa nuova sfida?

-“È iniziato tutto in maniera molto simpatica. Ho avuto il piacere di conoscere il direttore artistico del Castello al matrimonio di mia sorella. È rimasto molto entusiasta della mia esibizione e mi ha invitato a far parte della quarta edizione dei mercatini di natale. Essendo io un romantico, un amante delle feste natalizie e del borgo beneventano, ho accettato con gioia di entrare nel cuore delle famiglie con la mia musica e sarò lì tutti i weekend sino al 17 dicembre.”

•Ci troviamo a Nizza, come molti artisti italiani di successo lavora prevalentemente all’estero. Oltre all’Australia e alla Germania, ha dei progetti che riguardano la nazione francese?

-“La Francia è un paese con una storia musicale importante e amerei tanto esibirmi qui. No, al momento non ho ingaggi in questo Stato ma ne riparliamo l’anno che verrà..”

• Tra i suoi video troviamo una sua interpretazione di Madama Butterfly, opera del celebre Giacomo Puccini. Pinkerton è un’icona di stile, quanto crede sia importante questo aspetto per un cantante lirico?

-“Pinkerton, è un conquistatore, un marinaio degli Stati Uniti sbarcato in Giappone. Musicalmente ha delle melodie bellissime, ma richiede molto studio e maturità vocale. Non è un personaggio semplice, poter avere opportunità di cantarlo, per un artista è l’apocalisse.”

•Tra i tanti progetti cui ha preso parte sinora, ce n’è uno che le è rimasto nel cuore?

-“Decisamente il ruolo di Rodolfo nell’Opera La Boheme. È uno dei miei componimenti musicali preferiti ambientato tra l’altro nel quartiere latino di Parigi. Difficile interpretarlo senza commozione. L’anno scorso al Joan Sutherland performing arts centre, (Sidney), vi confido che nella sua rappresentazione mi sono realmente emozionato.”

•Teatro, cinema, musica, un po’ ovunque. E la televisione?

“Nel 2019 ho vinto il secondo premio al Festival della canzone italiana di New York con presidente della giuria F.Leali. Sono stato esortato da Rai Italia con il mio brano “Sarai sempre tu” dal teatro Master di Brooklyn. Successivamente, invitato lustre negli studi di Roma nella trasmissione l’Italia con voi sulla stessa rete.”

•Qual’è il sogno nel cassetto ora?

“Mi piacerebbe esibirmi al Teatro dell’opera di Parigi e portare le tradizioni italo-australiane nel mondo.”

-Da Nizza a Parigi…torniamo sempre qui, la Francia. Cosa ci nasconde sig.Rocco?

Così, annuisce e sorridendo ci saluta…  

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