Tamalla è il disco di debutto di Jali Babou Saho accompagnato dal video della focus track “Kanno”
Baboucar Saho, in arte Jali Babou Saho, nasce a Banjul, in Gambia, nel 1983. Inizia a suonare la kora fin dalla tenera età, grazie al suo primo maestro, suo padre Jali Jankuba Saho, musicista di fama internazionale, il quale gli trasmette i primi insegnamenti della tradizione dei griot (cantautori dell’Africa). Seguendo le orme paterne, inizia molto presto a esibirsi in numerose occasioni, girando molto sia nel suo paese, che nei paesi vicini come il Senegal.
di Nicola Colao per il Quotidiano l’Italiano
venerdì 29 aprile 2022 “Tamalla“, l’album di debutto di Jali Babou Saho, cantante del Gambia e suonatore di kora (strumento tipico dell’Africa Occidentale che si tramanda di generazione in generazione). Un disco che nasce per un’urgenza artistica dopo l’incontro con il chitarrista Francesco Mascio e che vanta la produzione eccezionale di Riccardo e Daniele Sinigallia. Sei tracce originali, registrate in presa diretta con Maurizio Loffredo, Daniele e Riccardo Sinigallia, presso gli Artigiani studio di Formello; le canzoni spaziano nell’ambito dell’ afro-blues, afro-jazz e world music. Un intreccio di sonorità elettriche e acustiche, in cui le radici della musica mandinka, evolvono in una visione moderna, dando vita ad una interpretazione dell’artista del tutto personale. Focus track del disco è il singolo Kanno, che sarà accompagnato da un video ufficiale in uscita lo stesso 29 aprile alle 12.
Ad impreziosire l’intero lavoro, vi è la collaborazione di numerosi musicisti provenienti da percorsi musicali differenti: il vocalist italo-libico Esharef Alì Mhagag, la cantante partenopea Fabiana Dota, il sassofonista Alberto La Neve, Tonino Palamara alle percussioni, Paolo Mazziotti al basso elettrico, Domenico Benvenuto alla batteria, oltre che dallo stesso Francesco Mascio alla chitarra classica ed elettrica e Jali Babou Saho alla voce e kora.
Conoscere, registrare e lavorare con Babu è stato memorabile. E’ successo poco prima dell’inizio della pandemia che ci siamo incontrati per la prima volta, grazie a mio nipote Francesco, il figlio di mio fratello Daniele, che ce lo ha fatto scoprire. Appena ci fece vedere dei video di alcune sue performances attraverso il suo telefono ci siamo talmente entusiasmati che nel giro di poche ore avevamo deciso di dare vita insieme ad Andrea Rapino ad un progetto che avevo in mente da anni: un’etichetta che potesse accogliere le proposte musicali di grandi artisti del mondo, sconosciuti. Semplice e ambiziosissimo, tanto che, poco dopo aver definito i primi artisti e i partners con cui intraprendere la sfida, ci ha fermato il Covid. Non è stato più possibile andare avanti con quell’idea, ma avevamo comunque già registrato queste tracce in pochi giorni. Le ho mixate ed eccoci qui. E’ molto più di una consolazione assistere alla pubblicazione di Tamalla. Siamo riusciti a farlo con l’aiuto di tutte le persone coinvolte dall’infatuazione per questo artista. Quelle che forse leggerete nei crediti. Credo che sia l’esatta trasposizione su un supporto dei ricordi di quel periodo di registrazioni con il primo degli artisti del mondo di cui ci eravamo innamorati. Per un produttore che ha passato giornate intere a fare editing di ogni genere è stato molto gratificante partecipare a quelle sessioni in cui ogni vibrazione delle sue corde vocali si confondeva con quelle della sua kora e con lo spirito di ogni musicista che partecipasse sotto la sua silenziosa direzione e quella di Francesco Mascio.
Esperienza unica e irripetibile.
(Riccardo Sinigallia)
SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY:
https://open.spotify.com/album/1Jt5nbehdzBU11QYtHmgvs?si=0qiOqMkHTlGeZ6Qn4-xFCA
Tracklist
1. Nkidetta (Solitudine)
2. Tamalla (Viaggiatore)
3. Kelly Manying (No alla violenza)
4. Fonding Ke Luu (Gioventù)
5. Harreh Mujanni (No alla guerra)
6. Kanno (Amore)
Producer: Riccardo Sinigallia e Daniele Sinigallia
Mix: Riccardo Sinigallia
Record: Riccardo Sinigallia, Daniele Sinigallia and Maurizio Loffredo
A&R Andrea Rapino
BIO:
Baboucar Saho, in arte Jali Babou Saho, nasce a Banjul, in Gambia, nel 1983. Inizia a suonare la kora fin dalla tenera età, grazie al suo primo maestro, suo padre Jali Jankuba Saho, musicista di fama internazionale, il quale gli trasmette i primi insegnamenti della tradizione dei griot (cantautori dell’Africa). Seguendo le orme paterne, inizia molto presto a esibirsi in numerose occasioni, girando molto sia nel suo paese, che nei paesi vicini come il Senegal.
Giunto in Italia prende parte nel trio musicale “African Melokaan” di Padova, la cui sezione ritmica, interamente formata da musicisti provenienti dal Senegal, caratterizza il tipico sound degli ensemble di tradizione africana. Collabora contemporaneamente con il gruppo reggae“African Patriots Reggae Band” particolarmente attivo nelle provincie di Pordenone e Belluno. Successivamente costituisce il duo di orientamento word “BabuBaggia” (kora e chitarra hawaiana), con il quale si esibisce più volte al Teatro del Sale di Firenze, partecipando, tra le altre cose, all’edizione del JazzIt Fest svoltasi nell’estate del 2017 a Feltre (Bl) .
Nell’ambito dello stesso festival, ha occasione di conoscere il chitarrista compositore Francesco Mascio con il quale, in seguito, collaborerà attraverso una serie di concerti nel centro Italia. Da tale collaborazione scaturisce la partecipazione come ospite nel disco “I Thàlassa Mas” di Francesco Mascio e Alberto La Neve. Ha suonato inoltre con numerosi gruppi reggae e afro in tutta Italia, partecipando attivamente ad eventi e rassegne musicali, tra cui: Handpan Festival(Brescia), Festival dei Popoli (Pisa), Marcia contro il Razzismo (Belluno), WAS Festival 2017(Padova), Marcia Contro la Violenza sulle Donne (Belluno), Mama Africa Meeting (La Spezia), Festa dell’Immigrato (Pisa), Jazzit Fest (Napoli), Med in Torpigna (Roma).
Comments