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Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NATO

Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NATO. Olivier Dupuis scrive a Nino Gemelli: “Caro Nino,
dato che con il regime di Putin non si può mai escludere il peggio, credo che la NATO debba tracciare urgentemente una linea rossa riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhia. Questo è il senso dell’invito rivolto ai Capi di Stato e di Governo degli Stati membri della NATO nell’appello allegato”.
Olivier Dupuis

By L'Italiano , in Editoriali In Evidenza Politica Italiana , at 3 Luglio 2023 Tag: , , ,

di Nino Gemelli * per il Quotidiano l’Italiano


ROMA – Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NAT

Secondo numerosi rapporti concordanti, la centrale nucleare di Zaporizhia (Enerhodar) è piena di mine ed esplosivi. In particolare, secondo i servizi segreti ucraini, l’esercito russo ha piazzato esplosivi in quattro delle sei unità della centrale.

Inoltre, il mondo ha appena assistito alla perdita di vite umane, anche tra i soldati russi, e alla distruzione di infrastrutture e di un vasto ecosistema per l’esplosione della diga di Kakhovka causata dalle forze di occupazione russe.

L’esplosione di questa diga è solo un altro episodio della strategia delle autorità politiche e militari della Federazione Russa per terrorizzare la popolazione e distruggere sistematicamente le infrastrutture civili dell’Ucraina.

Alla luce del totale disprezzo di Mosca per la vita umana, i Paesi della NATO devono prevedere la possibilità che le autorità russe includano un incidente nucleare alla centrale di Zaporizhia nella loro strategia militare per l’Ucraina.

Come hanno sottolineato i senatori statunitensi Richard Blumenthal e Lindsey Graham, un’esplosione nel complesso nucleare di Zaporizhia o un incidente grave a seguito di un’interruzione del sistema di raffreddamento si tradurrebbe in una grave catastrofe per l’Ucraina e per gli Stati della regione, compresi alcuni Paesi membri della NATO.

Al fine di scongiurare tale minaccia, la Federazione Russa dovrebbe essere invitata a:

  • ritirare immediatamente tutti i suoi soldati dal sito della centrale di Zaporizhia;
  • far sì che i militari russi, sotto la supervisione di esperti delle Nazioni Unite, neutralizzino tutto il materiale esplosivo e le altre armi presenti sul sito della centrale;
  • garantire l’accesso libero e permanente alla centrale ai membri dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).

In assenza di una risposta positiva e rapida da parte delle autorità russe, chiediamo alla NATO di effettuare operazioni militari specifiche volte a neutralizzare obiettivi militari come il tunnel di Gori in Georgia (Ossezia del Sud), le basi del gruppo Wagner in Africa e Medio Oriente, le navi lanciamissili della flotta russa del Mar Nero, i depositi di munizioni dell’esercito russo nelle regioni occupate del Donbass, della Crimea, della Transnistria e dell’Ossezia del Sud, fino al completo ritiro delle forze russe dalla centrale di Zaporizhia.

Centrale nucleare di Zaporižžja

Primi firmatari

Marco Cappato, former member of the European Parliament, Italy

Paulo Casaca, former Member of the Portuguese Parliament, former member of the European Parliament

Christophe D’Aloisio, Researcher affiliated to the Research Institute Religions, Spiritualities, Cultures, Societies (RSCS, UCLouvain), Director of the Institute of Orthodox Theology in Brussels, Belgium

Massimiliano Di Pasquale, associate researcher at the Gino Germani Foundation, Italy

Olivier Dupuis, former Member of the European Parliament, Belgium

Penelope Faulkner, Vice-President of Quê Me: Action for Democracy in Vietnam, France

Christian Kaunert, professor of International Security Policy, Dublin City University and University of South Wales

Lubomyr Luciuk, professor of Political Science and Economics, Royal Military College of Canada

Alain Maskens, Physician, oncologist, founder and former medical coordinator of the European Organization for Cooperation in Cancer Prevention Studies (ECP), Belgium

Carmelo Palma, journalist, Director of Strade-on-line, Italy

Elena Poptodorova, Vice President of the Atlantic Club of Bulgaria, former Ambassador to the USA, former Member of the Bulgarian Parliament

Pierre Raiman, Historian, Professor, Université Paris 1-Panthéon Sorbonne, secretary of the NPO “Pour l’Ukraine, pour leur liberté et la nôtre !”, France

Christian Rocca, Linkiesta Editorial Director, Italy

Sylvie Rollet, emeritus professor, chairwoman of the NPO “Pour l’Ukraine, pour leur liberté et la nôtre !”

Patrizia Tosini, Associate Professor of History of Modern Art, Roma Tre University, Italy
Carissimo Olivier,
Sono d’accordo con il documento fino alla parte che prevede le ispezioni Aiea.
Sono contrario a qualsiasi intervento NATO contro la Russia.
Penso che sarebbe più opportuno proporre alla Russia la smilitarizzazione della zona della centrale nucleare con un presidio di caschi blu ONU composti da militari USA, Russi, Francesi, Italiani, Cinesi, Indiani, Turchi, Giapponesi, Svedesi, Ucraini e di altri Paesi.
Questa proposta rappresenta una garanzia internazionale per tutti.

Nino Gemelli*
On. Vitaliano Gemelli* è un politico italiano, (Catanzaro27 giugno 1946) è un politico italiano.

Nel 1999 è stato candidato dai Cristiani Democratici Uniti come presidente della provincia di Reggio Calabria, ottenendo il 4,7% dei voti. Contestualmente è stato candidato anche alle elezioni europee nelle liste del CDU, venendo eletto europarlamentare nella circoscrizione Italia meridionale. A Strasburgo ha fatto parte della Commissione per lo sviluppo e la cooperazione e della Commissione Esteri, inoltre ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Parlamentare per le Petizioni. Da fine 2002 – dopo lo scioglimento del CDU – rappresenta l’UDC. Dal 2000 al 2008 è stato vice-presidente dell’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, dal giugno 2008 ne è diventato presidente nazionale.
L’onorevole Nino Gemelli in compagnia dell’on. Mario Tassone segretario Nazionale nCDU

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