Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NATO
Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NATO. Olivier Dupuis scrive a Nino Gemelli: “Caro Nino,
dato che con il regime di Putin non si può mai escludere il peggio, credo che la NATO debba tracciare urgentemente una linea rossa riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhia. Questo è il senso dell’invito rivolto ai Capi di Stato e di Governo degli Stati membri della NATO nell’appello allegato”.
Olivier Dupuis
di Nino Gemelli * per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – Scongiurare un incidente nucleare nella centrale di Zaporizhia: un appello ai Presidenti e ai Capi di Governo dei Paesi membri della NAT
Secondo numerosi rapporti concordanti, la centrale nucleare di Zaporizhia (Enerhodar) è piena di mine ed esplosivi. In particolare, secondo i servizi segreti ucraini, l’esercito russo ha piazzato esplosivi in quattro delle sei unità della centrale.
Inoltre, il mondo ha appena assistito alla perdita di vite umane, anche tra i soldati russi, e alla distruzione di infrastrutture e di un vasto ecosistema per l’esplosione della diga di Kakhovka causata dalle forze di occupazione russe.
L’esplosione di questa diga è solo un altro episodio della strategia delle autorità politiche e militari della Federazione Russa per terrorizzare la popolazione e distruggere sistematicamente le infrastrutture civili dell’Ucraina.
Alla luce del totale disprezzo di Mosca per la vita umana, i Paesi della NATO devono prevedere la possibilità che le autorità russe includano un incidente nucleare alla centrale di Zaporizhia nella loro strategia militare per l’Ucraina.
Come hanno sottolineato i senatori statunitensi Richard Blumenthal e Lindsey Graham, un’esplosione nel complesso nucleare di Zaporizhia o un incidente grave a seguito di un’interruzione del sistema di raffreddamento si tradurrebbe in una grave catastrofe per l’Ucraina e per gli Stati della regione, compresi alcuni Paesi membri della NATO.
Al fine di scongiurare tale minaccia, la Federazione Russa dovrebbe essere invitata a:
- ritirare immediatamente tutti i suoi soldati dal sito della centrale di Zaporizhia;
- far sì che i militari russi, sotto la supervisione di esperti delle Nazioni Unite, neutralizzino tutto il materiale esplosivo e le altre armi presenti sul sito della centrale;
- garantire l’accesso libero e permanente alla centrale ai membri dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
In assenza di una risposta positiva e rapida da parte delle autorità russe, chiediamo alla NATO di effettuare operazioni militari specifiche volte a neutralizzare obiettivi militari come il tunnel di Gori in Georgia (Ossezia del Sud), le basi del gruppo Wagner in Africa e Medio Oriente, le navi lanciamissili della flotta russa del Mar Nero, i depositi di munizioni dell’esercito russo nelle regioni occupate del Donbass, della Crimea, della Transnistria e dell’Ossezia del Sud, fino al completo ritiro delle forze russe dalla centrale di Zaporizhia.
Primi firmatari
Marco Cappato, former member of the European Parliament, Italy
Paulo Casaca, former Member of the Portuguese Parliament, former member of the European Parliament
Christophe D’Aloisio, Researcher affiliated to the Research Institute Religions, Spiritualities, Cultures, Societies (RSCS, UCLouvain), Director of the Institute of Orthodox Theology in Brussels, Belgium
Massimiliano Di Pasquale, associate researcher at the Gino Germani Foundation, Italy
Olivier Dupuis, former Member of the European Parliament, Belgium
Penelope Faulkner, Vice-President of Quê Me: Action for Democracy in Vietnam, France
Christian Kaunert, professor of International Security Policy, Dublin City University and University of South Wales
Lubomyr Luciuk, professor of Political Science and Economics, Royal Military College of Canada
Alain Maskens, Physician, oncologist, founder and former medical coordinator of the European Organization for Cooperation in Cancer Prevention Studies (ECP), Belgium
Carmelo Palma, journalist, Director of Strade-on-line, Italy
Elena Poptodorova, Vice President of the Atlantic Club of Bulgaria, former Ambassador to the USA, former Member of the Bulgarian Parliament
Pierre Raiman, Historian, Professor, Université Paris 1-Panthéon Sorbonne, secretary of the NPO “Pour l’Ukraine, pour leur liberté et la nôtre !”, France
Christian Rocca, Linkiesta Editorial Director, Italy
Sylvie Rollet, emeritus professor, chairwoman of the NPO “Pour l’Ukraine, pour leur liberté et la nôtre !”
Patrizia Tosini, Associate Professor of History of Modern Art, Roma Tre University, Italy
Carissimo Olivier,
Sono d’accordo con il documento fino alla parte che prevede le ispezioni Aiea.
Sono contrario a qualsiasi intervento NATO contro la Russia.
Penso che sarebbe più opportuno proporre alla Russia la smilitarizzazione della zona della centrale nucleare con un presidio di caschi blu ONU composti da militari USA, Russi, Francesi, Italiani, Cinesi, Indiani, Turchi, Giapponesi, Svedesi, Ucraini e di altri Paesi.
Questa proposta rappresenta una garanzia internazionale per tutti.
Nino Gemelli*
On. Vitaliano Gemelli* è un politico italiano, (Catanzaro, 27 giugno 1946) è un politico italiano.
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