Monday, April 29, 2024
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Calcio – Serie B – Al San Nicola il Catanzaro conquista un punto mentre il Bari coglie l’ennesimo pareggio che crea problemi a Mignani

Sul finire del secondo tempo il direttore di gara Mariani di Aprilia perde la testa ed espelle prima Vivarini e poi Kevin Miranda del tutto estraneo alla scivolata dell’avversario. Aquile prima in svantaggio, poi rimontano e passano al comando. Il greco “Kuzzupa” inzuppa il biscotto e regala un punto ai “Galletti”


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

BARI Diceva un vecchio adagio: “Se Parigi avesse lu mari sarebbe una piccola Bari. A partita chiusa e consegnata alla storia degli annali sportivi quella odierna tra Bari e Catanzaro ci suggerisce un nuovo adagio: Se il Bari avesse avuto in panchina Vivarini oggi sarebbe stato un grande Catanzaro. E la prima cosa bella che ci viene incontro da appuntare sul taccuino è proprio tale considerazione. Vivarini è stato ex trainer della società biancorossa. Sotto la sua autorevole guida “lu Bari” stava per conquistare la promozione dalla C alla serie B. Poi accadde l’imponderabile e i “galletti” nell’arcipelago dei cadetti sono approdati, successivamente, grazie ad altro condottiero ed altri meriti.

Si erano affrontate nel girone C della Lega Pro più volte le due società e quella pugliese (non più sotto le ali protettive del clan Matarese (quello “di un rigore al mese”) ne era uscita indenne, anzi aveva risolto a suo vantaggio le doppie sfide indossando di potenza il ruolo di capolista e lasciando al Catanzaro la speranza di giocarsela attraversando la palude dei “play-off”.

Ma torniamo al presente. Un rapido sguardo al percorso – ad appena un mesetto dall’inizio della stagione – ci ha permesso di occhieggiarei sulle posizioni delle rispettive formazioni. Il Bari decimo con 7 punti, il Catanzaro quarto con 10 punti nel carniere.

E ancora: il Bari quattro pareggi ed una vittoria, il Catanzaro: tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta (quella subita contro il Parma col peso di un impressionante valanga di gol che avrebbe azzoppato il morale di chiunque). I giallorossi con un quoziente reti pari allo zero (9 all’attivo e 9 al passivo, i biancorossi con un + 1 (3 segnati e 2 incassati).

E invece non c’é stata – o per lo meno non si è vista o notata – sudditanza psicologica. La compagine del comandante Vivarini al San Nicola è discesa sul manto verde come se la manita, schiaffata sul volto di tutta l’allegra brigata, battuta nel confronto valevole il titolo di capolista provvisoria, non ci fosse mai stata. Le Aquile han preso negli artigli la cabina di regia, mantenendo il possesso palla, spezzando, fino all’inverosimile, le velleità battagliere e la cresta dei “Galletti”. Il giudizio in sintesi stringata sul match è

Sicuramente la compagine pugliese è stata – a parer mio (che conta per quel che può contare e non ha pretese che possa contare per tutti) – fra le più forti sin qui affrontate dai catanzaresi. Favoriti sostanzialmente dal fattore casalingo hanno dato filo da torcere sin che è stato possibile. Poi è risaputo, come in questo genere di partite, chi va in gol prima determina squilibri. Le disposizioni sul campo allungano gli undici uomini, gli schemi a volte saltano, le precauzioni se ne vanno a farsi strafottere e accade quel che succede come s’é visto ciò che si è verificato davanti agli occhi dei tanti presenti al San Nicola.

Grande bella, invidiabile, struttura architettonica lo stadio barese. Voluta dall’allora presidente Matarese che in occasione dei Mondiali ’90, pretese ed ottenne, per la sua città, l’orgogliosa opera che sorge come maggiore impianto regionale. La grandezza ed il progresso di alcune città italiane (come lo è stato per il capoluogo pugliese) sono dovute, in buona parte, alla lungimiranza dei loro uomini migliori. E pensare che a Catanzaro l’unica struttura che consenta al pubblico di assistere ad eventi sportivi di rilievo è lo stadio dal nome glorioso perché attribuito al presidentissimo Nicola Ceravolo, forse oggi vetusto, mal rabberciato e addirittura imbruttito da una palazzina sovradimensionata che si staglia al di là della “tribuna Distnti”, si prende atto di come la capitale calabrese, non abbia mai espresso uomini politici di una certa levatura e lungimiranza

L’altra considerazione che mi piace esprimere è disarmante: a cosa servono stadi capientissimi quando poi si limita la presenza dei tifosi ospiti a numeri ridicoli nel rapporto tra biglietti acquistabili e poltroncine disponibili?. Se 1300 posti per i supporters giallorossi su un totale di 58.270 disponibili a sedere vi pare la normalità … c’é a restare basiti. Sì perde il senso della misura e sorge spontanea la domanda: perché costruire stadi enormi se poi la loro fruibilità è limitata da regole restrittive che nemmeno la dittatura aveva imposto in Italia?

Come si resta perplessi – ed è salutare prenderne le distanze – quando alcuni sedicenti tifosi gigioneggiano prendendo per i fondelli con cattiveria gratuita appioppando patenti di jettatori – altri tifosi peones” deridendoli magari per le ingenuità o le dichiarazioni che esprimono col solo torto: quello di essere innamorati della stessa maglia sociale. Si tratta di gentarella (ancorché orgogliosa di aver conseguito diplomi e lauree, povera di spirito e presuntuosamente credulona di essere la sola a poter amare il giallo della terra e il rosso di tutti i cuori uniti. Però tra “peones” e “cogliones” a noi piace difendere la sincerità (magari semplice, banale, forse anche sgrammaticata ma pura) dei “peones” con buona pace dell’altra “categoria” che si esalta e partecipa se il vento spira impetuoso nelle vele salvo poi lasciare il compito di remare agli altri quando i soffi di Eolo cessano o addirittura spingono contro la prua.

Tuttavia “peones” e “cogliones”, al di là di ogni altra puntualizzazione, oggi hanno vissuto, entrambi, una sana giornata sportiva: grazie alla reazione catanzarese andata oltre le più rosee previsioni! Una reazione divina quella di recuperare punti laddove erano stati persi, nel precedente turno, quando la discesa dei “barbari alla parmigiana” aveva sbaragliato la trincea del Ceravolo senza però aver neppure scalfito l’esultanza degli Ultras e di tutti gli altri che sentendosi “fieramente catanzaresi” hanno continuato a far garrire al vento i proprio vessilli. Tutto il mondo dei media (scritti, radiofonici e audiovisivi) ha decretato all’unanimità il successo dell’aspetto socialmente generoso, forse unico.

Anche oggi al San Nicola la divisione della tifoseria giallorossa si è battuta bene dagli spalti nel settore riservatole e come sempre il ringraziamento delle Aquile sotto quello spicchio di anello ha rappresentato la chiusura formidabile della cerimonia dell’evento domenicale che ha rallegrato tutti i cuori.

Primo tempo formidabile per le Aquile che hanno dominato in possesso palla, che sono riuscite ad andare in svantaggio per poi impattare appena un minuto dopo e raddoppiare allo scadere dei primi 45′ di gioco. Sono due i calciatori che compiono il sorpasso: il sogno di Sounass di testa al 30′ e l’amato (per il Bari) Verna che raddoppia. I “Galletti” rientrano col ko sulle spalle e tutto viene rimandato alla seconda parte del match.

Il Bari rientra con motivazioni ostili deciso a vendere cara la pelle fino a che il greco “”Kuzzupa” trova il raddoppio sull’ormai consueta saponettata di Fulignati che respinge, ma quasi sempre, sfortunatamente è bene scriverlo, sui piedi qi qualche avversario.

La ripresa è scoppiettante e più motivata della prima parte della partita. Oseremmo dire emozionante e avvincente e mentre il Catanzaro viene raggiunto sul 2 a 2 c’é il Parma che contro la Samp sta perdendo in casa e tutto potrebbe essere rimesso in discussione nei quartieri alti della classifica. Poi anche al Tardini finisce in parità così come si conclude al San Nicola nonostante l’ingresso in campo di nomi come Maita, Iemmello, Brignola e Ghion

Prima di concludere un’annotazione sull’arbitro Mariani. Il “cinghialone” ha avuto un atteggiamento che non ha favorito la serenità: sorride poco e istiga i calciatori sino a provocare reazioni anche dalla panchina. Espulso Vivarini, poi addirittura Kevin Miranda che non ha nemmeno sfiorato l’avversario. Roba da pensionamento anticipato prima che possa produrre ulteriori danni.

Il Catanzaro non perde i contatti con il vertice. Il Bari coglie il suo ennesimo pareggio e deve rimandare a qualche altra giornata la sua prossima vittoria. Mignani deve rivedere qualcosina se vuole ottenerla prima o dopo. Tutto sommato il pareggio è anche giusto, con qualche recriminazioni in più per i giallorossi che con un possesso palla del 60% francamente ai punti (in un incontro di boxe) avrebbero meritato il podio della vittoria.

E ora, a seguire – non mancate di rivedere al rallenty le azioni salienti descritte nel servizio di Lorenzo Fazio con la cronaca, minuto per minuto, della sfida tra Bari e Catanzaro appena spedita sulle colonne del nostro quotidiano l’Italiano!

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

Il Calendario della stagione 2023-24
I precedenti
i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
Si scende in campo così
La distinta dell’incontro Bari – Catanzaro al Ceravolo

BARI – CATANZARO – I

di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano

BARI-CATANZARO 2-2 (28′ Koutsoupias, 30′ Sounas, 45′ Verna, 57′ Koutsoupias)

BARI Buonasera tifosi e appassionati del Catanzaro e benvenuti alo spettacolo della sfida tra Bari e Catanzaro, valida per la sesta giornata del campionato di serie B. Abbiamo vissuto la partita  in diretta dalla tribuna stampa dello stadio “San Nicola” di Bari per raccontarvi le emozioni di questa trasferta. Tifosi giallorossi, poco meno di 1300, assiepati sugli spalti nel settore ospiti del gigantesco stadio di Bari. Si comincia! Avvio equilibrato tra le squadre davanti a un grande pubblico.

Catanzaro pericoloso con Vandeputte con un tiro di destro da fuori area che finisce sul fondo. Il Catanzaro prova a fare la sua con Biasci che apre per il sempre pericoloso Vandeputte con Donnarumma che prova la giocata di tacco ma trova la risposta della difesa ospite. Bari in vantaggio con Koutspias che approfitta di una respinta corti di Fulignati dopo un tiro da fuori area. Dato spettatori: 20.431 spettatori (8.794 abbonati; 1.290 tifosi ospiti). Improvvisa risposta del Catanzaro che pareggia i conti con un colpo di testa di Sounas e manda in visibilio il pubblico giallorosso accorso in massa al “San Nicola”.Occasione Bari con Nasti che si incunea dalla sinistra e calcia ma trova solo l’esterno della rete. Vandeputte dalla sinistra lanciato a rete arriva fino in area di rigore ma sceglie di metterla in mezzo, dove non c’è nessuno, anzichè calciare. 

Verna porta in vantaggio il Catanzaro sul finire del primo tempo e le squadra vanno al riposo con il Catanzaro in vantaggio 2 a 1. Pronti via nella ripresa ed è subito traversa del Bari dal cui proseguimento dell’azione viene ravvisato un calcio di rigore, annullato però dopo il consulto del VAR. Il pareggio arriva poco dopo in mischia ancora con Koutsoupias che realizza la sua personale doppietta. Al 62′ occasione Catanzaro con Biasci che si invola verso la porta ospite ma il suo diagonale viene respinto in due tempi da Brenno. Al 71′ tiro di Vandeputte appena entrato in area ma il suo destro è respinto ottimamente da Brenno. Al 73′ ancora Vandeputte dalla distanza e per poco Brenno non la combina grossa con la palla che gli sfugge dalle mani e la salva prima che entrasse in porta. Dentro Miranda per Katseris nel Catanzaro e arriva anche il momento di Pietro Iemmello, fermato in settimana dalla febbre. Entra nel Bari l’ex giallorosso Mattia Maita al 78′, fischiato dal suo ex pubblico. Espulso Vivarini per proteste nel Catanzaro e il doppio giallo nel giro di pochi minuti a Miranda costa l’espulsione al giovane difensore giallorosso. Cinque minuti di recupero! Al triplice fischio finale i giocatori giallorossi salutano i 1300 cuori giallorossi giunti fino in Puglia.  Buon pari su un campo difficile come quello di Bari il Catanzaro e subito testa al turno infrasettimanale con il Cittadella, che mercoledì arriva al “Ceravolo”.

IL TABELLINO AL FISCHIO D’INIZIO:

Bari (4-3-3): Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Frabotta; Koutsoupias, Maiello, Acampora; Sibilli, Nasti, Edjouma. A disposizione: Farroni, Zuzek, Pucino, Ricci, Maita, Benali, Bellomo, Achik, Diaw, Akpa-Chukwu, Morachioli, Aramu All. Mignani

Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Katseris, Scognamillo, Brighenti, Veroli; Vandeputte, Verna, Pompetti, Sounas; Biasci, Donnarumma. A disposizione: Sala, Borrelli, Krastev, Miranda, Stoppa, Ghion, D’Andrea, Brignola, Ambrosino, Iemmello, Pontisso All. Vivarini

Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia

Assistente 1: Mauro Vivenzi di Brescia 

Assistente 2: Marco Scatrigli di Arezzo

IV Ufficiale: Giuseppe Vingo di Pisa

VAR: Daniele Paterna di Teramo 

AVAR: Salvatore Longo di Paola

Note: Dato spettatori: 20.431 spettatori (8.794 abbonati; 1.290 tifosi ospiti)

IL TABELLINO DI BARI – CATANZARO con le sostituzioni:

Bari (4-3-2-1): Brenno, Dorval (92′ Achik), Di Cesare, Vicari, Frabotta, Koutsoupias (67′ Pucino), Maiello, Acampora (78′ Maita), Sibilli (67′ Diaw), Edjouma (45′ Morachioli), Nasti
Panchina: Farroni, Benali, Bellomo, Zuzek, Akpa-Chukwu, Ricci, Aramu
Allenatore: Michele Mignani

Catanzaro (4-4-2): Fulignati, Verna, Scognamillo, Pompetti, Brighenti, Sounas, Vandeputte, Biasci (77′ Iemmello), Veroli, Katseris (77′ Miranda), Donnarumma (57′ Stoppa)
Panchina: Sala, Borrelli, Krastev, D’Andrea, Brignola, Ghion, Pontisso, Ambrosino
Allenatore: Vincenzo Vivarini

Marcatori: 28′ Koutsoupias (B), 30′ Sounas (C), 45+1′ Verna (C), 57′ Koutsoupias (B)

Ammoniti: Veroli (C), Diaw (B) – Espulsi: Vivarini; Kevin Miranda

La postazione del Quotidiano l’Italiano in Tribuna Stampa al San Nicola di Bari
Stadio Ceravolo – Catanzaro-Parma – Immagini Area Us Catanzaro
Vivarini in conferenza stampa – Immagini Area Us Catanzaro

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