Sunday, April 28, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Calcio – Serie B. Il derby della Calabria va al Catanzaro che asfalta il Cosenza ora è quinto in classifica a 48 punti: – 2 dalla Cremonese, -3 dal Venezia

Dopo 38 anni Iemmello e Biasci emulano Palanca e le Aquile volano ancora sul Marulla ammutolendo diciottomila cosentini sugli spalti e quelli in campo


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

COSENZA – “A volte ritornano”… Già a volte ritornano anche i Derby. E quello della Calabria tra Cosenza e Catanzaro (giocato nella tana dei “Lupi”, perché all’andata c’é stato e lo hanno vinto le Aquile) erano anni che si attendeva si potesse disputare. Dopo lo 0-0 del 1958 al “Morrone” i due club bruzi si ritrovano in Serie B. Il Catanzaro è allenato da Arcari. In panchina per il Cosenza c’è Todeschini è il 1 ottobre del 1961 e anche in questa occasione finisce a reti inviolate. Il 7 aprile 1963 il derby è diretto addirittura da un arbitro che andrà lontano (sino ai mondiali in Inghilterra del 1966) Concetto Lo Bello di Siracusa. E il triplice fischio finale sorprende tutti sull’1 a 1. Nel 1964 (il 10 maggio) il Cosenza vince per 2 a 1… Dal 1964 al 2024 (anche per non annoiare i lettori) balziamo di sessant’anni e arriviamo ad oggi domenica 3 marzo 2024.

Aristide Anfosso, amico storico fotoreporter del Guerin Sportivo, ci invia tramite WhatsApp questa poesiola: “Cusenza – Catanzaro. /Iamu lupi, forza Cusenza/ca Tutinu è na putenza./I cozzulari ppè comu simu/E sicuru ca i vincimu./Forza Giallorossi, forza Iemmellu/ a Cusenza è nu duello./ E de sta sfida epocala/ A Cusenza ccu lu sala/ ma ci resta e sta iornata/ de la Sila la patata./ I tri punti da vittoria/ a Catanzaru ppè la gloria./ Simu calabresi e simu tanti/ bona iornata a tutti quanti!/ Ni guardamu sta partita /rispettando la fatica/ di Iemmello e di Tutinu./ Tantu puru ca perdimu/ u Catanzaru è sempre u primu./ E comu si dicia in città…/e a sacrosanta verità”.

Clima goliardico e gradinate del Marulla prevalentemente dipinte di rossoblu con una larga macchia giallorossa dove quasi un migliaio di supporters sono schierati per sostenere le Aquile contro l’assalto dei Lupi. Il clima è freddo però splende un bel sole che mitiga il pomeriggio e scalda i cuori di tutti i presenti. Nell’attesa che spuntino i protagonisti proviamo a meditare confortandoci con qualche pensiero. L’analisi veloce della classifica (prima dell’inizio delle gare) ci indica che solo il Palermo e il Catanzaro (il Regno delle due Sicilie) possono fronteggiare l’ondata del Nord. Quattro squadre “uber alles” (Parma, Venezia, Cremonese e Como) hanno punti in più del tandem meridionale. Incredibile a dirsi ma vero a leggersi: il Brescia ha battuto sia il Catanzaro (addirittura al Ceravolo) che, ieri, il Palermo. Mentre il Catanzaro ha conquistato 4 punti su 6 contro i rosanero che sono usciti indenni dallo stadio catanzarese… e pare che stiano duellando a distanza… Che il football non sia materia che trascenda dall’imponderabile è risaputo… Tant’é che il “Catanza è stato battuto dal Parma eppure Cosenza è riuscito a pareggiare proprio al Tardini… Può accadere tutto e di più … e le considerazioni elargite col “senno del poi” lasciano sempre il tempo che corre: anche per tal ragione preferiamo scriverle prima! E allora passiamo alla “nuda e cruda cronaca” per descrivere l’atteso derby che mancava da tempo memorabile alla visione dei tifosi giallorossi e rossoblu.

PRIMO TEMPO – Un Catanzaro perfetto sottomette subito il Cosenza e lascia intendere che non c’é trippa per gatti e figuriamoci per i Lupi. Fra i rossoblu” assistiamo alle scorribande del famelico Marras che più che palloni colpisce tibie e peroni delle Aquile giallorosse. La prima occasione è del Cosenza…Tutino sfugge e prova a calciare ma viene anticipato. Probabilmente lo scatto gli procura un malanno tant’é che poco dopo è costretto ad uscire sostituito dopo nemmeno dieci minuti di gioco. Il derby prosegue e s’infortuna anche il segnalinee obbligatoriamente sostituito dal quarto uomo. Michael Fabbri della Sezione di Ravenna, che somiglia molto al tenente Kojak, ammonisce lo sbraitante D’Orazio seduto in panchina; poi esibisce un rosso ad un componente del clan cosentino che in cappotto grigio scuro si agita come se fosse un tifoso nella curva. Per le Aquile è Petriccione a farne le spese con un giallo preventivo ricevuto in dono dopo l’ennesimo “tu per tu” con Marras, il “camallo”. L’aria del derby si avverte ovunque. Quando i tifosi giallorossi vengono finalmente ammessi nel settore, a loro riservato, esplode pure il Catanzaro che va in gol con una staffilata di Iemmello. Lo zar Pietro anche oggi somministra la purga ai cosentini. Vediamo come: un’azione dalla sinistra del portiere Micai favorisce l’arrivo del pallone al bomber che con freddezza e sapienza calcistica infila di potenza. É il 31′ e scende il gelo sugli spalti dei tifosi cosentini mentre i cori degli Ultras sovrastano quelli dei padroni di casa. Il “Catanza” gioca a memoria e tutti offrono il loro contributo con ordine e precisione. Sette i minuti di recupero per via dell’incidente occorso al guardalinee. Poi tutti al riposo mentre sono sempre i Giallorossi a portare azioni offensive dopo una serie di corner consecutivi da parte dei cosentini che non approda a nulla.

SECONDO TEMPOCosenza aggressivo nella ripresa. Anche scorbutico e nervoso. Probabilmente i calciatori sono stati troppo caricati dall’ambiente quasi come se avessero dovuto giocare la finale del Campionato del Mondo. Ne approfitta il Catanzaro che riesce a chiudere il gioco rossoblu in una rete di passaggi precisi e snervanti per i locali. Il possesso palla è quasi pari ma è il Catanzaro che gioca a memoria e ipnotizza gli uomini di Caserta. La tensione e la troppa foga con la quale i cosentini sono scesi in campo ha cagionato anche l’espulsione del focoso Venturi e il Cosenza è rimasto in dieci uomini.

Poi è lo show di Biasci (subentrato a Iemmello). É lui che se ne va al raddoppio e bissa il risultato dell’andata firmato dai “gemelli del gol”. In zona Cesarini si fa parare addirittura il rigore del 3 a 0. Al portiere Micai saltano i nervi e vorrebbe prendersela col calciatore catanzarese. Ne nasce un parapiglia che richiede l’intervento di diversi uomini di buona volontà per dissipare i rancori. Poi è la volta del tramonto a tinte giallorosse sul Marulla e mentre la tifoseria cosentina esce silenziosa quella catanzarese esulta nel trionfo della dea Nike, la Dea della Vittoria che oggi ha sorriso al comandante Vivarini e ai suoi uomini. Era dal 1986 quando il Catanzaro vinse con reti di Palanca che i giallorossi non coglievano una vittoria così pesante nei riguardi del Cosenza. Dopo 38 anni la “Purga” ci sta tutta e ridimensiona le velleità dei “Lupi” che – almeno oggi – non hanno potuto mordere nulla se non la polvere di stelle che le Aquile han lasciato sul manto del Marulla. Il Catanzaro è ora quinto in classifica a quota 48 scavalcando il Palermo sfortunatamente battuto a Brescia. Como a 52 e Venezia a 51 non sembrano oggi pomeriggio così lontani.

Chi volesse rivedere le fasi salienti può leggere il resoconto di Lorenzo Fazio, subito dopo questo editoriale sportivo. Al triplice fischio finale (dell’ottimo arbitro Fabbri) ci chiediamo come sempre: riusciranno i nostri eroi ad allungare la striscia positiva? Lo scopriremo al “Nicola Ceravolo” nello scontro con la Reggiana… match che potrebbe offrire nuovi spunti per lo sprint e la rimonta. I giallorossi tenteranno l’impossibile per uscire indenni e puntare a superare quota 50. Nei giorni che ci separano dall’evento giunga a tutti voi amici lettori… un saluto sincero

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

I convocati
i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
I protagonisti al fischio d’inizio
La distinta del match

COSENZA – CATANZARO

di Lorenzo Fazio – Cronaca del Match – Minuto per Minuto per il Quotidiano l’Italiano

COSENZA – Squadre in campo davanti ad un colpo d’occhio straordinario, a cui mancano solo i tifosi del Catanzaro entrati successivamente nel settore ospiti. Avvio di gara da caccia all’uomo del Cosenza. Interventi discutibili su Iemmello, Petriccione e Ambrosino. Al 3′ la prima occasione del match è per Tutino che ci prova di piatto destro ma viene chiuso in corner. Partita molto fallosa, Petriccione subito ammonito. Si fa vedere Scognamillo dalle parti di Micai e palla pericolosa che quasi arriva a Iemmello per una potenziale occasione goal. Intanto, Tutino è costretto a lasciare il campo per infortunio e al suo posto dentro Forte. In lacrime il 9 del Cosenza che teneva molto a questa gara. Arrivati allo stadio buona parte dei tifosi ospiti e, intanto, sul campo il Catanzaro si fa pericoloso dalle destra con D’Andrea. Gioco interrotto per un po’ di tempo a causa di un infortunio ad uno degli assistenti di linea. Al suo posto il quarto ufficiale.

Al 32′ il goal del Catanzaro con Iemmello che fa esplodere il settore ospiti. L’uomo più atteso, il capitano e simbolo del Catanzaro purga ancora il Cosenza. Al 39′ occasione con Cosenza con Mazzocchi in area di rigore che si vede respingere alla grande il suo tiro in corner da Fulignati. Poco dopo spiovente di Marras che attraversa l’area di rigore e finisce in corner dopo una deviazione, facendo sussultare il “Marulla”. Sette minuti di recupero, dopo le varie interruzioni, e primo tempo che termina senza sussulti. Ottimo avvio di ripresa del Cosenza che si fa pericoloso dalle parti di Fulignati prima con una conclusione di Forte bloccata da Fulignati e poi con il palo di Antonucci con un tiro di punta in stile futsal. 

Al 56′ girata di Mazzocchi colpita in maniera non perfetta e che si perde sul fondo. Cambio per il Cosenza dentro Zuccon per Praszelik. Il Catanzaro ci prova da corner con un colpo di testa di Veroli che finisce alto mentre il Cosenza ci prova con attacchi confusionari che mettono comunque alla prova la retroguardia giallorossa.

Al 70′ Calo’ aveva realizzato il goal del pari ma il goal non viene convalidato ed esplode la rabbia dei tifosi di casa. Il Catanzaro sostituisce Iemmello con Biasci e bordata di fischi dello stadio verso il capitano del Catanzaro. 

Al 77′ brutto fallo di Venturi su Ambrosino, secondo giallo ed espulsione per il 23 del Cosenza. Girandola di cambi da entrambe le parti, Vivarini manda in campo Verna e Suonas per equilibrare ancora di più la squadra.

Al minuto 88 raddoppio di Biasci in contropiede e il “San Vito-Marulla” è ammutolito. Cinque i minuti di recupero concessi. Rigore concesso al Catanzaro ma Biasci si fa ipnotizzare da Micai. Al triplice fischio esplode la gioia dei giocatori del Catanzaro insieme ai propri tifosi e la Calabria è sempre giallorossa.

IL TABELLINO

COSENZA – CATANZARO

MARCATORI: 32′ IEMMELLO (Cz), 90′ BIASCI (Cz)

COSENZA CALCIO 1914 (4-2-3-1): Micai; Gyamfi, Camporese, Venturi, Frabotta; Praszelik (57′ Zuccon), Calò; Marras (81′ Fontanarosa), Antonucci (81′ Florenzi), Mazzocchi; Tutino (10′ Forte). All.: Caserta.

US CATANZARO 1929 (4-4-2): Fulignati; Situm, Bighenti (74′ Miranda) Scognamillo, Veroli; D’Andrea (65′ Brignola), Pompetti, Petriccione (81′ Verna), Vandeputte (80′ Sounas); Iemmello (74′ Biasci), Ambrosino. All.: Vivarini

ARBITRO dell’incontro: FABBRI; assistenti: CIPRESSA – BAHRI; quarto ufficiale: MASTRODOMENICO; Var: GARIGLIO; Avar: PAGNOTTA

NOTE: sereno, circa 18 gradi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: 18.000 circa. 800 tifosi giallorossi paganti

AMMONITI: 6′ Petriccione (Cz), 43′ Mazzocchi (Cs), 46′ D’Orazio (Cz), 77′ Venturi (Cs) ESPULSI: 77′ Venturi (Cs) 45+3 Armando Perna (Cs), CORNER;

A dirigere il match è stato Michael Fabbri della Sezione di Ravenna. E’ stato coadiuvato dagli assistenti Alessandro Cipressa di Lecce e Khaled Bahri di Sassari. Quarto ufficiale Leonardo Mastrodomenico di Matera. Al VAR Matteo Gariglio di Pinerolo, AVAR Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore. Quattro i precedenti, (prima di oggi, con questo è il quinto) tutti negativi, con i rossoblù: Alessandria-Cosenza 1-0 e Pordenone-Cosenza 2-0 in serie B, Barletta-Cosenza 0-2 in C e Cosenza-Viareggio 0-1 nei playout. Un solo precedente per il fischietto ravennate con il Catanzaro: in Lega Pro 2 arbitrò Aprilia-Catanzaro terminata 1-1. 

Pietro Iemmello ha lasciato

ancora una volta il suo segno sul Cosenza

Le immagini sono riprese dall’Area Immagine US Catanzaro srl

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