Oddo volante non decolla e a Padova vanno in alto le Aquile rosanero!
Il tecnico patavino subisce la sconfitta in casa e praticamente resta al palo. Chiricò e Ronaldo non si esprimono al meglio e i biancoscudati finiscono al tappeto
Il tecnico patavino subisce la sconfitta in casa e praticamente resta al palo. Chiricò e Ronaldo non si esprimono al meglio e i biancoscudati finiscono al tappeto
Atmosfera da sogno: come se, invece che in un campo di calcio, ci trovassimo tutti, i trentacinquemila sugli spalti, giocatori e staff tecnici in campo, tra nuvole rosa e cieli azzurri a celebrare L’AMICIZIA, la CONDIVISIONE, la SOLIDARIETA’, che niente come lo SPORT è in grado di trasmettere e contagiare
La squadra di Vivarini, dopo un grande primo tempo, subisce l’onda d’urto del Padova nella ripresa e alla lunga subisce il goal del pari di Curcio e nel finale la grande beffa che lascia un grande amaro in bocca nel popolo giallorosso, che ha macinato chilometri per vivere questa serata.
Una partita avvincente e tesa come un thriller: se d’improvviso diventa protagonista Fella, che in un’intera stagione è sembrato un pesce fuor d’acqua, tanto da chiedersi se, al posto dell’ex fromboliere dell’Avellino non fosse arrivato a Palermo la sua sbiadita controfigura; se a un quarto d’ora dal termine il Palermo sembra allo stremo e quasi rassegnato e poi, invece, d’improvviso, si riaccende e centra una due volte bersaglio, beh, qualcosa di “strano” dev’esserci… E chi, come noi, conosce Baldini, sa bene di che si tratta: il mister carrarese… aveva previsto tutto, anche questa bailamme incredibile (semi)finale: appena messo piede a Palermo per subentrare a Filippi, disse: “La classifica per ora la guardo e non la guardo. Per me conta solo andare ai playoffe vincerli!”. Qualcuno lo prese per pazzo, ma è di questa “pazzia” che il Palermo si è nutrito da quel 20 dicembre scorso diventando una squadra vera, intesa come monolite che non potrai mai battere se prima non avrai sputato sangue.
Il solito scadente arbitraggio determina la “non vittoria” giallorossa. Negato un rigore per fallo di mano in area stabiese, distribuite ammonizioni discutibili nei riguardi degli atleti di mister Vivarini, un cartellino giallo in più contro Martinelli decide l’espulsione ingiusta del capitano ma i calabresi reagiscono e conducono per almeno ottanta minuti mantenendo il possesso palla
A due passi dalla finalissima per Vivarini e compagnia bella non resta che concentrarsi sul campionato (in parte compromesso) sperando se proprio non dovessero centrare la promozione in B, per lo meno di mantenere la permanenza in Lega Pro
Il Palermo ha già dato segnali che questa voglia è forte ed esige un pronto, drastico intervento: l’esonero del tecnico Giacomo Filippi, non certo l’unico responsabile dello sfacelo ma palesemente non più in grado di guidare una squadra, che gli è del tutto sgusciata via di mano.
Il girone di ritorno non parte bene, anzi parte malissimo e persino con la prima sconfitta del neo tecnico subentrato a mister Calabro. Dagli altri campi giungono squilli di vittoria e il Catanzaro, scavalcato dal Francavilla, si ritrova desolatamente al settimo posto… Che qualcuno “vadi” (si “vadi” come declamava il ragionier Fantozzi) a spiegare perché aleggia negli animi poca aria natalizia e tantissima voglia di mandare a quel paese tutto e tutti! Se non fosse che la stagione è ancora lunga e che dopo Babbo Natale arriva sempre la Befana….nella speranza che dopo averci fatto “le scarpe” qualcuno non ci regali pure il “cappotto”, sarà il caso di rispolverare il detto “Anno nuovo, vita nuova” e “honi soit qui mal y pence” (sia svergognato colui che pensa male).
L’avevo detto già due mesi fa – e non ci voleva un sapientone per capirlo – che la promozione diretta può perderla solo il Bari e che le altre, tutte le altre, Palermo compreso, dovranno azzannarsi tra loro per guadagnare le posizioni migliori per i play off.
La partita si accenda dall’ 84 con una punizione di Vandeputte subito dopo la metà campo, palla perfetta per Bombagi che stoppa con la coscia sinistra e di piatto realizza un goal di un’importanza vitale per le Aquile giallorosse. Primo goal stagionale per il 10 giallorosso e gioia incontenibile sotto il settore distinti. Ma tre minuti dopo la doccia fredda per il Catanzaro con il goal di Della Pietra, entrato in campo da appena venti secondi, che pareggia i conti. Goal che nasce da una palla persa di Vandeputte sulla trequarti, cross di Davì dalla destra e miracolo di Branduani sul colpo di testa di Eusepi ma è lesto Dalla Pietra a metterla dentro anticipando Bearzotti.