Tuesday, May 14, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Lega Pro: il Catanzaro toppa, il Padova continua in Coppa

A due passi dalla finalissima per Vivarini e compagnia bella non resta che concentrarsi sul campionato (in parte compromesso) sperando se proprio non dovessero centrare la promozione in B, per lo meno di mantenere la permanenza in Lega Pro


di Riccardo Colao (direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – Un avvio sfolgorante del Padova, che si ritrova davanti un rinunciataria “sporca dozzina” (il riferimento è al celebre film di mercenari) di calciatori in maglia giallorossa, consente ai patavini di andarsene meritatamente in vantaggio dopo nemmeno una decina di minuti dal fischio d’inizio del sig. Acampora.

Non crediamo ai nostri occhi davanti a continui e cotanti errori tecnici e tattici che nuocciono fortemente alla formazione messa in campo da Vivarini … ci convinciamo che se ci avessero applicate eliche potenti ai cabasisi i colleghi di redazione ci avrebbero visti decollare dalla sedia posta dinanzi al teleschermo da cui seguiamo questo match (il primo dell’anno) che doveva essere affrontato – a parer nostro – con ben altro cipiglio.

Poi siccome le vie del calcio sono come quelle del Signore, (appunto infinite) mentre l’ottimismo dei migliori supporters sta per scaturire in autentica rabbia repressa qualcosa si muove in campo e il Padova arretra il baricentro tanto che quella “sporca dozzina” (il riferimento è sempre al titolo del celeberrimo film) di calciatori in maglia giallorossa ritrova il bandolo della matassa persa nel dedalo del bunker biancoscudato e l’occasione buona per il pareggio finisce a ripetizione sui piedi di Bjarkason, di Cinelli, di Sounass, di Vandeputte e Bombagi. Ci prova persino Martinelli ma il risultato non cambia e Donnarumma (pur bravo e ammonito) riesce a farla franca.

Insomma per lo meno assistiamo a tentativi ripetuti di impattare sia pure senza alcun successo.

Approfittiamo del riposo per scaldare i polpastrelli sulla tastiera del pc per iniziare a scrivere un pezzo mentre colleghi e collaboratori, grafici e amministrativi si tengono ben lontano dalla nostra stanza di vetro dove dall’esterno dobbiamo apparire come folli in preda a crisi isteriche, come drogati allucinati da astinenza… Qualcuno che si avventura per comunicare le solite notizie da cestinare viene caldamente invitato a sorbirsi un caffè al bar con la gettoniera… C’è necessità di ricorrere a tutte le zavorre possibili per non decollare dalla sedia sino al controsoffitto da dove spiffera l’aria climatizzata con temperatura tendente al caldo.

La ripresa dovrebbe prevedere un copione tipico: padroni di casa all’attacco per recuperare lo svantaggio e ospiti a difendere il gol di Bifulco che consente di arrivare alla finale e invece almeno nella prima parte del secondo tempo il Catanzaro gioca male…troppi passaggi all’indietro… perdite di tempo e fraseggi persino pericolosi nelle zone improduttive del campo offrono al Padova utili possibilità di guadagnare il possesso di palla e di mantenerlo a piacimento. Quando i “giallorossi” tentano di acquisirlo vengono invece aggrediti da un pressing condotto con tecniche di velocità… Ci viene il dubbio di assistere ad una partita tra marziani e terrestri. Quando attacca il Catanzaro: flemma e contrattempi sul genere di “oggi le comiche”. Quando risponde il Padova: palla lunga, scatti rapidi e profondi a “velocità differente”. E’ palese: il letargo festivo ha prodotto danni nel motore catanzarese mentre in quello biancoscudato i pistoni vanno su e giù nemmeno fossero alimentati a prosecco!

Continuiamo a restare ancorati sulla poltroncina ma un rotolo di carta igienica va a schiantarsi sul 64 pollici quando Vazquez al 67′ liscia l’ennesimo pallone in aerea.

Vivarini lo richiama in panchina ed entra Porcino. Cambierà qualcosa?

Men che nulla. Assistiamo al solito gioco scialbo e improduttivo… alla classica partita che il generale napoleonico Cambronne non avrebbe esitato a etichettare “di merda”… ma questo è quel che passa il convento.

Al 75’ ci chiediamo come possa essere possibile restare in svantaggio dopo 65 minuti di gioco e registriamo l’espulsione di Fazio che atterra Chiricò che si insinua, spina nel fianco, nell’allegra difesa locale. Sul calcio di punizione dal limite il Padova coglie pure una traversa smorzata dalla parata di Nocchi… La sofferenza continua e si gioca in dieci contro undici sotto di un gol.

Poco da stare allegri e tantissime ragioni per sfanculare chiunque… Dall’altra parte del vetro se ne rendono conto e fanno finta di mitragliare sulle tastiere dei loro terminali … Insomma mi convinco che questo sia il classico lungo pomeriggio da cani da archiviare al più presto.

Entrano Bayeye e Curiale ma è Chiricò a tentare di nuovo la via del gol: Nocchi in versione “Uomo ragno” devia in angolo.

Il Padova sposta il baricentro in avanti e drena le intenzioni offensive giallorosse. Il guaio che non se ne accorge nemmeno il tecnico calabrese e i restanti minuti si spengono in una eutanasia del calcio che tutto ha tranne che le caratteristiche del bello.

Annotazioni positive per i due nuovi arrivati: si muovono bene e sono sicuramente elementi positivi …basteranno per il riscatto? Chi fornirà i palloni da trasformare in gol al bomber Iemmello… Non vorremmo essere nei panni di Vivarini chiamato a sostituire Calabro… e riecheggiano le mitiche parole di Gino Bartali, la cui dedica autografa spicca ancora su una delle foto ricordo tra i tanti cimeli, con dedica personale. “L’è tutto sbagliato…l’è tutto da rifare”…

Fuori dalla Coppa Italia di Lega Pro al Catanzaro non resta che concentrarsi sul campionato (in parte compromesso)… Speriamo di essere smentiti ma anche per quest’anno le prospettive di promozione, con l’andazzo a cui abbiamo assistito, saranno ben lungi dall’essere trasformabili in realtà. Volatilizzato anche il premio della FIGC pari a 60.000 euro ma l’aspetto più doloroso è che si sia liquefatto il credito di fiducia nei riguardi di questa formazione…magari bella a leggersi, un po’ meno ad esprimersi sul campo.

Le ultime immagini dello spettacolo offerto da Eleven’Sport ci offrono il gesto delle espulsioni di Curiale e la corrida dei calciatori catanzaresi che attorniamo l’arbitro Acampora, ennesimo sottoprodotto, mal riuscito, di marca AIA che sforna incompetenti e presuntuosi direttori di gara da spedire al Ceravolo o altrove giochi il Catanzaro. Il risultato non sarebbe cambiato però nessun spettatore o tifoso onesto sarebbe rimasto col dubbio che la gara abbia avuto esito negativo anche per colpa sua.

Riccardo Colao

Il saluto prima del fischio d’inizio

di Lorenzo Fazio – Corrispondenza per il Quotidiano l’Italiano.

Lorenzo Fazio assieme al grande Masino Amato “old masseur” del Catanzaro

CATANZARO – Il Padova passa al “Ceravolo” e il Catanzaro perde l’occasione di giocarsi la finale della Coppa Italia di Lega Pro. Non riesce a centrare l’obiettivo la squadra di Vivarini, dopo il pari dell’andata, contro l’ottima e attrezzata squadra veneta allenata da Massimo Pavanel. Delusione per i tifosi giallorossi presenti e per i tantissimi al seguito da casa visto la pandemia da Covid19 fortemente diffusa in Calabria, e per il resto della nazione, ma resta la consapevolezza che l’ottimo mercato imbastito dalla società, con colpi di categoria superiore, porterà presto i suoi frutti. Il Catanzaro schiera dal primo minuto i nuovi acquisti Sounas e Bjarkason, in attesa dell’ufficialità di Pietro Iemmello che segue il match dalla palazzina del “Ceravolo” in attesa di unirsi alla squadra. In panchina siedono due giovani della Primavera 3 di Giulio Spader, il classe 2004 Alessandro Viotti e il classe 2003 Francesco Talarico

Avvio subito in salita per i giallorossI che incassano al 9′ di gioco la rete dello 0 a 1. Pregevole controllo del pallone di Bifulco dalla sinistra che entra in area e fulmina Nocchi sul suo palo con un piatto destro. Goal del vantaggio del Padova e Bifulco che festeggia sotto il settore ospiti, circa 70 giunti dal Veneto, nel giorno del suo 25esimo compleanno.

Il Catanzaro prova a reagire ma riesce a rendersi pericoloso solo su situazioni di palla inattiva. Al 21′ ancora il Padova ci prova con Jelenic che dalla destra serve in mezzo un pallone che attraversa tutta l’area prima di essere smanacciato in maniera provvidenziale da Martinelli. Al 24′ Antonio Donnarumma, fratello del più noto portiere Gigio campione d’Europa con la Nazionale e giocatore del PSG, blocca il pallone con le mani fuori dall’area. Qualche dubbio per il direttore di gara, che si avvale dell’aiuto dell’assistente di linea, ma viene ravvisato il calcio di punizione e il giallo per il portiere ospite. Sugli sviluppi della punizione ci prova Bombagi direttamente dal piazzato che viene respinto e sulla ribattuta anche Vandeputte, respinto nuovamente. Minuto 28, calcio d’angolo per i giallorossi. Dagli sviluppi sfera che arriva a Martinelli che, nonostante sia nettamente strattonato, riesce a calciare trovando l’opposizione istintiva di Donnarumma. Al 32′ ancora Bifulco pericoloso per il Padova, parata d’istinto di piede di Nocchi su conclusione dell’autore del goal del vantaggio. Al 36′ Vandeputte prova a scuotere i suoi, cross dalla sinistra e palla che sarebbe divenuta pericolosa se non fosse per il provvidenziale intervento di Hraiech che spedisce in angolo. Si giunge verso la fine del primo tempo con il Catanzaro due volte pericoloso. Al 42′ il neo acquisto Bjarkason controlla la sfera in area ma scivola sul più bello davanti a Donnarumma, che blocca facilmente il pallone. Un minuto dopo assolo di Bombagi che, appena fuori dall’area, calcia di sinistro in diagonale che finisce di poco alla sinistra del portiere ospite e a fil di palo. Forse la più ghiotta delle occasioni per il Catanzaro nel primo tempo vista l’ottima posizione (centrale) e lo specchio della porta a disposizione per calciare a rete per il dieci giallorosso. Un minuto di recupero al termine dei 45′ e squadre negli spogliatoi a bere un thè caldo. Avvio di ripresa con il Catanzaro deciso a risalire la china affidandosi ai nuovi acquisti. Al 57′ conclusione in area di Bjarkason respinta da un difensore ospite e sugli sviluppi della stessa azione conclusione di Sounas di sinistro dalla distanza e presa bassa di Donnarumma. Il Padova inserisce l’estroso Chiricò, Terrani e Vasic al posto di Bifulco, Santini e del capitano Germano mentre il Catanzaro risponde con l’ingresso di Porcino al posto di Vazquez, oggi in una difficile giornata. Al 73′ Chiricò sfugge a Fazio che è costretto al fallo, l’arbitro non ha esitazione ed estrae il cartellino rosso lasciando il Catanzaro in dieci uomini. Dagli sviluppi del calcio di punizione Chiricò colpisce la traversa. Al 78′ ancora e sempre Chiricò, entrato benissimo in partita, si rende pericoloso con una conclusione respinta da Nocchi. Triplo cambio per mister Vivarini che corre ai ripari per cercare di agganciare il pari inserendo Bayeye, Verna e Curiale per Bjarkason, Cinelli e Bombagi. Il Catanzaro non riesce a trovare lo spunto decisivo per pareggiare l’incontro e termina addirittura in 9 uomini visto l’espulsione di Curiale per doppio giallo.

I cinque minuti di recupero concessi non concedono nessuna occasione rilevante con il Catanzaro all’assalto alla ricerca del pari e il Padova che contiene bene le sortite dei padroni di casa. Finisce uno a zero in favore dei patavini che conquistano la finale: giocheranno probabilmente con il Sud Tirol vincente nella sua gara d’andata per quattro reti a zero contro la Fidelis Andria. Boccone amaro per il Catanzaro che puntava alla coppa, anche per l’accesso diretto che garantiva ai play-off, ma testa che si sposta naturalmente al campionato con i nuovi innesti che garantiranno sicuramente una marcia in più. Lunedi al “Ceravolo” arriva il Palermo per un pronto riscatto.

TABELLINO DI CATANZARO – PADOVA – SEMIFINALE DI RITORNO

MARCATORI: 10′ Bifulco (P)

CATANZARO (3-4-1-2): Nocchi, De Santis, Martinelli, Welbeck, Vazquez (67′ Porcino), Bombagi (78′ Curiale), Fazio, Cinelli (78′ Verna), Bjarkason (78′ Bayeye), Vandeputte, Sounas

A disposizione: Romagnoli, Branduani, Talarico, Viotti, Gatti

Allenatore: Vivarini Vincenzo

PADOVA (4-3-3): Donnarumma, Gasbarro, Della Latta, Santini (62′ Terrani), Germano (69′ Vasic), Jelenic, Ajeti, Hraiech, Kirwan, Curcio, Bifulco (62′ Chiricò)

A disposizione: Gherardi, Fortin, Valentini, Andelkovic, Gasparini, Cabianca, Miccoli

Allenatore: Pavanel Massimo

Ammonizioni: Vazquez (C), Donnarumma (P), Curiale (C)

Espulsi: Fazio (C), Curiale (C)

Recupero: 1′ pt, 5′ st

Altre note: terreno in buone condizioni, cielo parzialmente nuvoloso con 11 gradi ad inizio gara, partita trasmessa in diretta streaming su Eleven Sports, Spettatori: 1492 di cui 69 ospiti, Calci d’angolo: 8-4 per il Catanzaro

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