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Titani Editori è lieta di presentare in anteprima mondiale: “Stop all’Ageismo”, a firma del prof. Alberto D’Ettorre, novità assoluta nel campo della ricerca medica-sociologica

“Finalmente un libro che vede gli Anziani considerati persone ed, in quanto tali con i loro desideri, aspirazioni, passioni e non come numeri che vengono citati per i problemi che creano – per la loro crescente quantità-alla società, alla sanità, alla previdenza. Sono considerati “un problema” in quanto mai la Politica in tutte le sue sfaccettature sociali ed economiche non ha né voluto ma neanche saputo gestire quest’evento unico nella storia del-l’umanità: “l’allungamento della vita media”. Questo libro evi-denzia e denuncia quest’incompetenza e negligenza e pretende che alle persone non più giovani venga riconosciuto il diritto alla vita e ad una qualità di vita accettabile. Basta Ageismo: è stato sempre lo scopo del Dr. Alberto D’Ettorre”.

By L'Italiano , in Corpo Diplomatico Cronaca Italiana Economia In Evidenza Letteratura Politica Italiana Rubriche , at 10 Novembre 2023 Tag: , , , , , , , ,

di Pasquale Talaricodalla Redazione Letteraria del Quotidiano l’Italiano

ROMA – Se oggi in Italia e presto in Europa, si può parlare di “Ageismo” e soprattutto di porre freno a tale incredibile azione discriminatoria contro tutti gli uomini e le donne che si avviano verso la fase finale della propria vita lo si deve al dott. prof. Alberto D’Ettorre Geriatra e Fisiatra d’eccellenza, che ha dedicato un’intera esistenza alle problematiche che gli anziani affrontano durante la “terza età” o la nuova – visto il prolungarsi della vita media – “quarta età”.

Portando a compimento la realizzazione dell’opera libraria intitolata appunto “STOP ALL’AGEISMO”,  il prof. D’Ettorre ha aperto una breccia verso quell’azione sintetizzata dall’inglese: ageism a cui si accompagna i suffisso greco “ismo”. La parola “ageismo” infatti indica la discriminazione che viene attivata nei riguardi di una o più persone specificatamente basandola sulla l’età anagrafica.

Il primo a parlare di “ageismo” è stato il gerontologo statunitense, Robert Neil Butler, per indicare ciò che gli americani definiscono “The discrimination against seniors” (La discriminazione verso i più anziani).

Alberto D’Ettorre è stato colui che per primo in Italia, partendo dall’esame dell’art. 3 della nostra Costituzione, che stabilisce il principio di uguaglianza e vieta qualsiasi forma discriminante che possa verificarsi sulle condizioni personali sta conducendo una battaglia proprio per arginare l’ageismo. Persino la Carta dei diritti fondamentali che l’Unione Europea, già dalla fine del 2000, ha varato vieta espressamente ogni forma di “discriminazione che si fondi sull’età”.  Ciò nonostante sono tantissimi i casi nei quali all’interno della nostra società una buona parte della fascia di anziani subisce questo trattamento che non può essere accettato da una società che si definisce civile.

Il prof. Alberto D’Ettorre colto durante uno dei tanti congressi a cui prende attivamente parte

D’Ettore scava negli anni del ‘900 e scopre come la discriminazione riservata nei centri sanitari dall’anziano che ricorre alle cure necessarie per condurre una vita attiva e lo studio che lui compie dimostra come questo problema si configurasse precedentemente al 1968, anno di creazione dell’inglesismo di cui abbiamo appena accennato. Essa pone a rischio il diritto alla salute dell’anziano, specie del disabile che si trova doppiamente svantaggiato.

Ecco la ragione per la quale il volume “Stop all’Ageismo” rappresenta un segnale che va al di là dell’approfondimento medico scientifico per superare la barriera sociale che circonda e ammortizza un fenomeno che sta dilagando e contro i il quale è necessario trovare le forme civili per arginarlo e possibilmente debellarlo.

L’ageismo è una forma subdola che viene esercitata sotto molti altri aspetti come, per esempio, quello che affligge i lavoratori scartati dal mercato perché non sfruttabili per compiti che invece le aziende preferiscono assegnare ai giovani sottopagandoli o addirittura impiegandoli per formarli secondo le loro direttive.

«Stop all’Ageismo», opera del dott. prof. Alberto D’Ettorre, rappresenta il primo ed il solo esperimento italiano nel suo genere. Il volume custodisce, tra le righe dei capitoli, le risposte ai tanti perché ancora irrisolti e alle tante motivazioni create per violare ad arte quella che resta, per i cittadini, l’ultima età della vita.

E come ricorda l’Autore: “Solo la Natura scandisce i tempi dando o togliendo possibilità. A riguardo va rimarcato che la vecchiaia non è solo un dato anagrafico ma anche biologico. L’eterocronia della senescenza ci informa e rileva che: «non tutti invecchiamo allo stesso modo e che non tutti i nostri organi invecchiano contemporaneamente»”.

Per questo motivo la battaglia del prof. Alberto D’Ettore ha bisogno di trovare alleati soprattutto nel mondo dei media poiché informare garantisce ai tanti futuri anziani che oggi si trovano nella condizione di non subire l’Ageismo di poterlo conoscere e combattere da quando si trovano nella posizione di cittadini attivi.

la copertina del vlume STOP ALL?AGEISMO a cura del Prof. ALberto D’Ettorre

Il volume verrà presentato in anteprima nazionale a Roma entro la fine del 2023 e già si parla di altre edizioni in lingua france, inglese e spagnola per il pubblico mondiale. Gli scritti sono preceduti da una presentazione editoriale realizzata dal giornalista, scrittore e direttore del Quotidiano l’Italiano, Riccardo Colao e dalla prefazione del Generale Michele De Maio già Coordinatore dei Centri Sociali per Anziani a Roma

Nell’attesa di poter dedicare una intervista all’esimio prof. D’Ettorre citiamo alcuni passi estrapolati dalla prefazione del Generale De Maio: “Finalmente un libro che vede gli Anziani considerati persone ed, in quanto tali con i loro desideri, aspirazioni, passioni e non come numeri che vengono citati per i problemi che creano – per la loro crescente quantità-alla società, alla sanità, alla previden-za. Sono considerati “un problema” in quanto mai la Politica in tutte le sue sfaccettature sociali ed economiche non ha né voluto ma neanche saputo gestire quest’evento unico nella storia del-l’umanità: “l’allungamento della vita media”. Questo libro evi-denzia e denuncia quest’incompetenza e negligenza e pretende che alle persone non più giovani venga riconosciuto il diritto alla vita e ad una qualità di vita accettabile. Basta Ageismo: è stato sempre lo scopo del Dr. Alberto D’Ettorre.

Ogni età ha aspettative, problemi, caratteristiche, timori e certezze differenti: i bambini hanno necessità “indispensabili” per la loro crescita per il passaggio dalla dipendenza fisica al-l’autonomia, ma hanno anche l’innocenza ed il sano entusiasmo. I giovani hanno certamente la bellezza, la prestanza e la forza fisica, ma anche l’impegno di realizzarsi nel mondo del lavoro oltre a realizzarsi come persone, cercando relazioni per creare un loro “nucleo familiare” o “nuclei di fatto” per un definitivo distacco “dalla dipendenza” dalla famiglia di origine conser-vandone però il legame affettivo. E poi arriva la senescenza: gli Anziani non hanno più la forza e la vitalità di un tempo e non cercano spazi che hanno lasciato ai giovani in quanto è giusto e naturale che sia così. In questa fase della vita si cerca soprattutto la serenità, la salute intesa come benessere psicofisico. In que-st’ultimo concetto va inserita la conservazione dell’autonomia, dell’autosufficienza che indubbiamente è l’elemento base per poter vivere una vita degna di tale nome senza dover dipendere  fisicamente dagli altri che non sempre sono dei familiari (non sempre ci sono), ma anche dagli altri “i mercenari degli affetti”.”

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